I guai dell’aeroporto di Catania Per lo scalo inefficienze, problemi e sprechi

Ho sentito mesi di litigi e contenziosi legali in merito alla nomina (o re-attribuzione) a presidente della Sac. La vicenda pare si sia risolta con la conferma di Gaetano Mancini. Bene, avete, ancora una volta, litigato per le poltrone! Ora vorrei attirare la vostra attenzione sull’efficienza dello scalo catanese che, per la cronaca, è uno dei principali scali italiani.

1. Da oltre 10 mesi la corsia sopraelevata delle partenza è chiusa al traffico. In pratica non esiste alcuna corsia dedicata al drop off dei passeggeri, o alla sosta breve in prossimità delle partenze. Assurdo! Una persona della security è stata adibita a tenere chiusa la suddetta corsia. In pratica paghiamo uno stipendio solo per indicare alle macchine dove andare. Non sarebbe più economico usare due transenne ed una freccia?

2. La corsia a livello degli arrivi è stata dedicata unicamente ai taxi. Cosa buona e giusta sulla carta, ma dedicare una doppia corsia a sei, e dico sei, taxi non è un poco eccessivo? In pratica non esiste alcuna corsia per la sosta breve agli arrivi. Assurdo! L’unione dei punti 1. e 2. determina un traffico insostenibile nell’unica corsia disponibile nonché un disagio per i passeggeri e per chi li accompagna sia in partenza che in arrivo.

3. Il personale Alitalia ai check in è stato sostituito da personale Sac che molto spesso non conosce le regole della compagnia con conseguente disagio per i passeggeri e creazione di file esagerate ed inutili.

4. Il personale ai controlli di sicurezza applica le regole in modo arbitrario. Sono stato costretto a spedire in stiva un pezzo di vetroresina (accettato come bagaglio a mano dalla compagnia) solo perché non capivano cosa fosse. Lo stesso pezzo ha superato senza alcun problema i controlli agli aeroporti di Venezia, Copenhagen e Roma nei due giorni successivi. La storia di un passeggero che ha superato i controlli con una pistola e poi la ha mostrato come beffa al personale è stata tenuta sotto silenzio. Assurdo!

5. I tempi medi di attesa per la riconsegna dei bagagli sono 35 minuti. Per un bagaglio proveniente da paesi extra Schengen si aspetta circa 50 minuti (cioè quanto il volo da Roma a Catania) e la riconsegna prioritaria non viene rispettata.

6. Ovviamente, se si è amici di un finanziere la successiva fila per i controlli doganali può essere abilmente saltata.

7. A causa dei prezzi troppo alti per l’uso dei finger, gli stessi risultano spesso inutilizzati con conseguente uso delle navette, personale stipendiato in eccesso, inquinamento e allungamento dei tempi delle operazioni di imbarco e sbarco.

8. Non si riesce assolutamente ad attrarre le compagnie low cost. Siamo quindi costretti a pagare esageratamente i biglietti. Le conseguenze sono chiare a tutti.

Ora che avete finito di litigare per le poltrone che ne pensate di far funzionare quest’aeroporto che rappresenta un polmone fondamentale per la nostra economia e per lo sviluppo del turismo? Che ne dite se facciamo noi qualcosa?

Alberto Marini

 

[Foto di agomezig]


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Dopo la risoluzione delle vicissitudini che hanno riguardato la presidenza della Società aeroporto Catania, rimangono insolute alcune gravi problematiche che caratterizzano lo scalo etneo. File ai check in e in strada, falle nella sicurezza, la mancanza di low cost e molto altro. Un nostro lettore, Alberto Marini, ha riassunto in una lettera la situazione, invitando i vertici a fare qualcosa: «Ora che avete finito di litigare per le poltrone che ne pensate di far funzionare quest'aeroporto?»

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