Unict, prima udienza lampo per Rossitto Patteggiamento respinto, inizia il processo

Un’indagine che dura tre anni. Un’udienza che si esaurisce in meno di dieci minuti. Comincia così l’avventura giudiziaria di Elio Rossitto, ex docente dell’università di Catania accusato di tentata concussione e tentata violenza sessuale nei confronti di quattro studentesse per presunte richieste di favori sessuali in cambio di agevolazioni all’esame. Il professore, ripreso dalle telecamere della trasmissione di Italia 1 Le Iene mentre entra ed esce dalla stanza di un motel con Dominique Sanò, studentessa-complice del programma, si è dimesso pochi giorni dopo lo scandalo. Dopo una brevissima parentesi agli arresti domiciliari, Rossitto ha atteso la conclusione delle indagini e il rinvio a giudizio. In udienza preliminare il prof, che si diceva certo che dell’irrilevanza penale della vicenda, ha provato a patteggiare. Ieri, però, in aula non c’era. Per un difetto di notifica, né lui né l’altro imputato – il dipendente amministrativo dell’ateneo Francesco Pergola accusato di falso nella verbalizzazione degli esami – sono stati avvertiti. Presente invece era Dominique, la prima ad aver fatto scoppiare il caso ma non a denunciare. Lo aveva fatto prima, senza successo, un’altra ex studentessa. Entrambe si sono adesso costituite parte civile nel processo insieme all’Università di Catania.

La vicenda, che tornerà in aula il 22 marzo, parte nell’ottobre 2009. La notizia di uno scottante servizio del programma Le Iene su un docente dell’ateneo catanese fa il giro della città. Si chiacchiera molto, si ipotizza, si viene a sapere. Ma, quando le immagini vengono diffuse, la prima reazione di studenti e docenti è lo stupore. Le voci sul professore di Economia dell’ex facoltà di Scienze politiche di Catania correvano altrettanto veloci da un pezzo: «I ragazzi prendono buoni voti se lo fanno ridere. Le ragazze se lo assecondano», dicevano gli studenti. Forse dicerie, ma che insospettiscono una collega ventenne, Dominique Sanò, che decide di mettere alla prova il docente con la complicità del programma tv. Un appuntamento, un giro in macchina, poi un caffè, fino all’ingresso – proposto dal prof – in un hotel a due stelle. Il tutto ripreso da una telecamera nascosta. Dentro la camera, Rossitto offre più volte alla ragazza di «fare quello che si sentiva». Compreso scrivere da sola nel registro il suo voto d’esame. Dominique rifiuta e i due escono.

Una volta fuori, si trovano davanti l’inviato de Le Iene. La difesa del docente somiglia al più classico dei non è come sembra, ma più creativa: «Eravamo lì per prendere un registro», dice. Fine del servizio, inizio della bufera. Gli studenti, insieme ai docenti, organizzano assemblee per chiedere le dimissioni del professore. Rossitto, dal canto suo, affida la sua prima difesa pubblica «all’amico di vecchia data» – come si definiscono nell’articolo – Tony Zermo, storica firma del quotidiano etneo La Sicilia. Sostiene di essere stato fregato, «un po’ da cretino, un po’ da maschilista», l’amico-giornalista ribatte che «potrebbe essere stata lei (Dominique ndr) a far cadere Rossitto nel trappolone, fidando sul fatto che il docente è sensibile al fascino femminile». Il docente comunque è fiducioso: «Non vedo quale possa essere l’ipotesi di reato essendo tra due persone maggiorenni», commenta.

Tentata concussione e tentata violenza sessuale rispondono i giudici. E il professore prima si dimette – per «non coinvolgere l’istituzione universitaria in una vicenda lesiva dell’immagine dell’istituzione» -, poi, in udienza preliminare, chiede il patteggiamento. Rifiutato dall’accusa. Insieme a lui, sul banco degli imputati, c’è adesso anche Francesco Pergola, impiegato amministrativo dell’Università, accusato di aver falsificato i verbali d’esame. Dall’altra parte, a richiedere i danni, ci sono l’ateneo di Catania, Dominique Sanò e un’altra ragazza. Un’ex studentessa che aveva denunciato il professore Elio Rossitto ancora prima. Una denuncia, però, persa tra i corridoi degli uffici.


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Il caso scoppia ormai tre anni fa. L'allora docente di Economia all'ex facoltà di Scienze politiche di Catania avrebbe richiesto alle studentesse favori sessuali in cambio di agevolazioni agli esami. Ad immortalarlo, un video della trasmissione Le Iene girato con la complicità di una alunna. Tra scuse poco credibili, dimissioni e dichiarazioni di irrilevanza penale della vicenda, il docente chiede di patteggiare ma finisce comunque a giudizio per tentata concussione e tentata violenza sessuale. In un procedimento subito rimandato al 22 marzo

Il caso scoppia ormai tre anni fa. L'allora docente di Economia all'ex facoltà di Scienze politiche di Catania avrebbe richiesto alle studentesse favori sessuali in cambio di agevolazioni agli esami. Ad immortalarlo, un video della trasmissione Le Iene girato con la complicità di una alunna. Tra scuse poco credibili, dimissioni e dichiarazioni di irrilevanza penale della vicenda, il docente chiede di patteggiare ma finisce comunque a giudizio per tentata concussione e tentata violenza sessuale. In un procedimento subito rimandato al 22 marzo

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