Riela, indagati in 18 per intestazione fittizia Sequestrate undici imprese di trasporto

Avrebbero ripreso il controllo della Riela group attraverso prestanome e familiari. Torna a essere oggetto di indagini la società di trasporti sequestrata nel 1999 con l’accusa ai proprietari di essere affiliati al clan Santapaola. I fratelli Filippo, Rosario e Luigi sono stati accusati lo scorso giugno di continuare a controllare l’azienda di famiglia. Grazie alle indagini patrimoniali – condotte dalla Guardia di finanza e coordinate dal procuratore Carmelo Zuccaro e dalla Direzione distrettuale antimafia etnea – sono state individuate altre 18 persone accusate a vario titolo di intestazione fittizia di beni. Si tratta di familiari o persone vicine alla famiglia Riela che avrebbero agito in qualità di prestanome. Sotto sequestro, su ordine del Tribunale di Catania, undici imprese del settore dei trasporti e della distribuzione con sede nel Catanese e in altre città d’Italia. Un fermo stimato in circa 40 milioni di euro.

Già qualche mese fa, nel corso dell’operazione denominata Apate, erano stati sequestrati beni per 30 milioni di euro in aziende, auto di lusso e una stazione di servizio a Monte Po. Allora erano state individuate altre 26 persone legate a vario titolo al consorzio Se.Tra, l’ente che – secondo le accuse dei dipendenti – avrebbe letteralmente svuotato il gruppo Riela da oltre 13 anni sottoposto ad amministrazione controllata. Anche in quel caso le accuse erano di intestazione fittizia di beni, oltre alla truffa ai danni dello Stato.

Le aziende sequestrate in questi giorni sono Du Monde Logistic (con sede a Torino), Medi Food (dalla provincia di Catanzaro, a Cropani), le milanesi Palma distribuzione e L.r.s LogiRoute Trasp (con sede a Gravina di Catania), Sieli Meccanica (Misterbianco), Customer serviceMovi-Mag Arg Unipersonale. Tutte queste si occupano di trasporto di merci. Fanno parte del settore distribuzione, invece, la Dismag (Gravina) e la Ciesse service di Misterbianco.


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Avrebbero continuato a controllare l'azienda di famiglia attraverso parenti e amici. Sembrano non avere fine le indagini sull'azienda dei fratelli Filippo, Rosario e Luigi, accusati di essere affiliati al clan Santapaola. Nel mirino della Guardia di finanza undici ditte che operavano nel Catanese e 18 persone accusate di intestazione fittizia di beni. Già nel giugno 2012 altri 26 prestanome erano stati coinvolti per motivi analoghi

Avrebbero continuato a controllare l'azienda di famiglia attraverso parenti e amici. Sembrano non avere fine le indagini sull'azienda dei fratelli Filippo, Rosario e Luigi, accusati di essere affiliati al clan Santapaola. Nel mirino della Guardia di finanza undici ditte che operavano nel Catanese e 18 persone accusate di intestazione fittizia di beni. Già nel giugno 2012 altri 26 prestanome erano stati coinvolti per motivi analoghi

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