Biglietti aerei meno cari da e verso la Sicilia La Regione approva la continuità territoriale

La Sicilia come la Sardegna. Entrambe isole, svantaggiate dal punto di vista della mobilità, ma la seconda con all’attivo biglietti aerei dal prezzo meno caro. Un traguardo che potrebbe presto essere raggiunto anche dalla Trinacria. E’ stato approvato infatti dall’assemblea regionale siciliana l’atto di indirizzo per assicurare la continuità territoriale all’isola. Un istituto europeo previsto per le regioni disagiate dal punto di vista dei trasporti e che permette di fissare tariffe aeree agevolate e fisse per i residenti e non solo. La proposta, promossa dal Partito dei siciliani, vede capofila Toti Lombardo, figlio dell’ex governatore regionale Raffaele e giovane deputato Ars. «Un impegno storico», commenta. E che aveva inserito nel suo programma elettorale.

A pagare la differenza dei biglietti sarà lo Stato. «Che stipula un contratto di servizio pubblico con uno o più vettori per determinate tratte», spiega Lombardo. Da e per la Sicilia, negli aeroporti di Trapani, Catania, Palermo e il futuro scalo di Comiso. A partire e verso le principali città aeroportuali italiane ancora da definire. Un servizio che sarebbe antieconomico per le compagnie che partecipano alla gara e vincono, considerate le spese maggiori per raggiungere le isole. «Ma a colmare la differenza ci pensa lo Stato – continua il deputato regionale – Che spende dei soldi, certo, ma ne ha delle ricadute positive». Cioè la maggiore mobilità dei siciliani e non solo.

«Con la continuità territoriale sarebbe più facile studiare fuori dall’isola, fare corsi di aggiornamento, intraprendere nuovi business – spiega Lombardo – Se per mandare a Milano un dipendente un’azienda potesse spendere 40 euro anziché 100, sicuramente lo farebbe partire più spesso. E magari quel lavoratore scoprirebbe un mercato, potrebbe acquisire nuove competenze». Per lo Stato, in sostanza, si tratterebbe di «un investimento». Che riguarderebbe non soltanto i residenti siciliani. A godere delle tariffe scontate da e verso la Sardegna, unico esempio italiano al momento, sono infatti anche i cittadini nati ma non residenti sull’isola, i giovani – fino a 21 anni – e gli studenti – fino a 27 anni -, i disabili e gli ultra settantenni.

Un piano che per la Sicilia ha però tempi burocratici incerti. «Con l’approvazione dell’atto di indirizzo, il governo regionale si è assunto un impegno. Adesso, in base al regolamento della comunità europea, andrà aperto un tavolo tecnico a Roma tra il ministero dei Trasporti, la Regione e l’Enav per determinare le tratte a cui applicare le tariffe agevolate. Subito dopo verrà indetta una gara a evidenza pubblica a cui parteciperanno i vettori interessati». A pesare sulla tabella di marcia è però una grossa incognita, che non consente di stimare i tempi di realizzazione del progetto: «Non abbiamo ancora un governo nazionale».

«Ma intanto il fatto che se ne sia parlato è una svolta storica», commenta Toti Lombardo. Non senza un finale polemico. «Ormai che il ponte sullo stretto di Messina non si farà più – conclude – vediamo se i soldi verranno davvero investiti per libera circolazione delle persone come promesso».

[Foto di sun sand & sea]


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Tariffe aeree agevolate e fisse per i cittadini residenti e nati sull'isola. Ma anche per giovani, studenti, anziani e disabili che intendono raggiungerla. La differenza di prezzo la paga lo Stato, come da anni succede in Sardegna. E' un istituto previsto dalla comunità europea e che l'assemblea regionale siciliana si è impegnata a far attivare anche per la regione. Il percorso burocratico è ancora lungo, «ma è una svolta storica e un investimento sui siciliani», dice Toti Lombardo, deputato promotore della proposta

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