Addio a Marano, patròn delle sale prove I musicisti: «Una serata per ricordarlo»

La Catania che suona è in lutto. Verso la mezzanotte del giorno di Pasqua infatti è morto Ciccio Marano, il proprietario di alcune storiche sale prova in via del Bosco nella città ai piedi dell’Etna. Una morte improvvisa, Marano aveva solo 38 anni, dovuta a una embolia polmonare a seguito di un intervento per la rimozione di un tumore (a quanto pare benigno). E in città c’è sgomento per la perdita di un giovane che ha contribuito a diffondere l’amore e la cultura musicale. «Non era solo uno che ti affittava la sala, ma diventava tuo amico perché era una persona piena di umanità e capace di creare mille opportunità musicali attorno e con te», afferma Giovanni Grasso, componente del gruppo The Skraps che ha cominciato a muovere i primi passi musicali quasi in contemporanea con l’apertura della prima sala, negli anni 90, di Ciccio Marano.

Le sale nel tempo sono cresciute (fino a diventare tre), così come i musicisti catanesi o aspiranti tali che l’hanno conosciuto. «Ha contribuito allo sviluppo e alla crescita musicale di tutti quelli che sono andati a suonare da lui, anche perché ti dava un parere sincero e costruttivo», aggiunge Giovanni. Il suo gruppo è l’autore di una canzone dedicata proprio a Ciccio Marano circa un anno dopo averlo incontrato per la prima volta. «Nata come sfottò è poi diventata famosissima nella Catania di Ciccio. Lo faceva ridere molto, quindi ci sembra il modo migliore per ricordarlo, anche perché sarà tutto diverso per chi vuole fare musica in città adesso».

E sono in tanti quelli che non riescono a credere alla notizia della morte del giovane. «Era uno che si faceva volere bene e mancherà a tutta la Catania rock che per un motivo o per un altro è passata dalle sue sale prova», afferma Fonzie di Natale del gruppo in tributo ai Queen, Miracle, e che conosceva Ciccio da almeno una quindicina d’anni. Potrebbe raccontare mille aneddoti «come quella volta che siamo rimasti chiusi dentro la sala piccola e abbiamo dovuto sfondare la porta per potere uscire», ricorda. Anche Fonzie, come Giovanni, parla di Ciccio come di un ragazzo «buono disponibile, sereno, divertente e che sapeva stare allo scherzo». Stare con lui era piacevole, «non si trattava solo di andare a suonare un po’, ma di andare a trovare un amico», dice Fonzie che ricorda di averlo visto appena un mese fa l’ultima volta. Un amico per tutti, insomma, ma non solo. «Era molto preparato e capace di dare consigli seri, soprattutto ai giovani alle prime armi. Sono infatti tantissimi coloro che in queste ore stanno scrivendo frasi come: grazie per tutto quello che hai fatto o grazie per tutto quello che mi ha insegnato».

«Aveva un problema di salute, sì, ma mi ha raccontato con serenità l’operazione che avrebbe dovuto affrontare, l’ho visto tranquillo e invece non è più con noi», racconta Fonzie.  «Una istituzione musicale», lo definisce Alessandro Scarlata, musicista per i gruppi Trambusto & pop corn e Circle. L’ha conosciuto quando si è trasferito a Catania da Vittoria per i suoi studi universitari e da allora era sempre un piacere incontrarlo. «Non è mai cambiato,  era sempre allegro e disponibile con tutti e anche se era sempre molto impegnato, riusciva a trovare cinque minuti da dedicarti. Una persona positiva sotto tutti i punti di vista che mancherà moltissimo a tutti».

Per omaggiarne la memoria, è partita subito l’idea di volerlo ricordare con la musica, la cosa che più lo faceva stare bene. Così è nato un gruppo su Facebook con l’obiettivo «di organizzare un tributo al nostro Ciccio Marano, amico unico e leale che prematuramente ci ha lasciati: Ciccio hai fatto tanto per noi e noi non ti dimentichiamo!». In queste ore sono molti quelli che si propongono e annunciano la propria presenza. Intanto i funerali sono fissati per le ore 16 di oggi, nella chiesa del Carmelo di Barriera.

[Foto di Giovanni Grasso]


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