Etna, l’aeroporto sorvegliato speciale Scalo chiuso, cinque voli dirottati a Palermo

L’Etna sbuffa e i viaggiatori si preoccupano. Mentre si susseguono gli eventi parossistici che hanno per protagonista il vulcano attivo più alto d’Europa, dall’aeroporto Fontanarossa di Catania giungono bollettini più o meno rassicuranti circa la possibilità di poter atterrare e decollare dallo scalo etneo. Nella notte tra mercoledì e giovedì pista off limits per il pericolo derivato dalla caduta di sabbia vulcanica e la scorsa notte non è stata meno movimentata per i responsabili catanesi viste le vivaci fontane di lava che hanno tenuto tutti con il naso rivolto verso la muntagna. Aeroporto chiuso, due voli diretti a Barcellona e Venezia fermi in piazzola, più altri cinque dirottati su Palermo.

La settimana di Pasqua è stata graziata, per la gioia di turisti e pendolari. Ma una leggera preoccupazione rimane per quanti – magari pendolari e emigrati al Nord – hanno prenotato – ad esempio cliccando qui – voli per il lungo ponte del 25 aprile. Senza contare i più fortunati che hanno potuto continuare le vacanze sulla scia del primo maggio.

Intanto, sotto gli occhi del Vulcano, le compagnie scaldano i motori in vista dell’estate per attirare il maggior numero di utenti. Dopo l’uscita di scena quasi un anno fa, nel momento clou della stagione, della low cost catanese Wind Jet – una storia tutt’altro che conclusa sia per i lavoratori che per i passeggeri danneggiati – ha fatto definitivamente il suo ingresso in pista la low cost per eccellenza, Ryanair. A guardare dalla finestra Alitalia, che assieme a Meridiana e alla sua low cost Air Italy avevano conquistato il predominio sulla tratta che collega la Lombardia a Catania. La compagnia di Michael O’Leary può contare su due voli al giorno verso un altro degli scali-simbolo della compagnia irlandese, Bergamo Orio al Serio, e non sono escluse nuove tratte in attesa di conoscere la sorte dell’aeroporto di Comiso. Piani strategici di alto profilo. Sempre che a sua maestà l’Etna non scappi uno sbuffo.


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Anche stanotte, come in quella tra mercoledì e giovedì, l'attività dell'aerostazione di Fontanarossa è stata interrotta. Disagi per alcuni mezzi costretti a cambiare rotta verso Punta Raisi e per due fermati sulla piazzola a causa dell'emissione di cenere del vulcano attivo più alto d'Europa. E, in queste settimane, il più capriccioso. A guardare la situazione con un misto tra emozione e trepidazione i viaggiatori, costretti a sperare nei venti favorevoli

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