Due terroristi islamici arrestati a Scordia Gli jihadisti provavano le bombe sotto l’Etna

Una cellula terroristica di matrice islamica, composta da sei persone, aveva il proprio centro addestramento alle pendici dell’Etna, e base logistica a Scordia. Qui, dove i presunti jihadisti provavano armi ed esplosivi in vere e proprie esercitazioni di guerra, i carabinieri del reparto operazioni speciali di Catania hanno arrestato due uomini, i tunisini Hammami Moshen di 49 anni, e Ifaoui Nour, di 34 anni, con l’accusa di associazione a delinquere con finalità di terrorismo.

Gli arresti fanno parte di una operazione più vasta, che ha portato alla scoperta delle attività criminali grazie alle investigazioni su alcune conversazioni telefoniche fra gli indagati da parte dei carabinieri del Ros di Bari. La mente del gruppo, che avrebbe fatto proseliti nei confronti degli altri componenti del gruppo, è Hosni Hachemi Ben Hassen, sposato ad una donna di Andria, dove risiedeva regolarmente in quanto ex imam della locale moschea, che è stato arrestato a Bruxelles.  Un altro arresto, quello di Khaireddine Romdhane di 32 anni, è avvenuto a Milano, mentre altri due componenti sono stati individuati in Tunisia ma non ancora arrestati per mancanza di accordi con il paese africano.

Compito del gruppo sarebbe stato quello di preparare azioni terroristiche in tutto il mondo, finanziandosi con i proventi di un call center nella cittadina del barese. Finora sono stati accertati interventi in Afghanistan e in Iran, mentre sarebbero stati in preparazione de delle azioni di liberazione di alcuni detenuti nella base di Guantanamo, a Cuba. Non sono stati rinvenuti piani precisi riguardanti la base americana di Sigonella, pur vicinissima a Scordia, sede del centro d’addestramento del gruppo.

[Foto di G.l.s.]


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Armi ed esplosivi fatti in casa, che venivano poi testati in un vero e proprio campo di addestramento alle pendici dell'Etna, vicino Scordia. Qui sono stati arrestati due tunisini, membri, secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri del Ros di Bari, di una cellula terroristica di sei elementi che aveva già agito in Afghanistan e in Iran. A capo dell'organizzazione l'ex imam di Andria, che finanziava il gruppo con i proventi di un call center

Armi ed esplosivi fatti in casa, che venivano poi testati in un vero e proprio campo di addestramento alle pendici dell'Etna, vicino Scordia. Qui sono stati arrestati due tunisini, membri, secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri del Ros di Bari, di una cellula terroristica di sei elementi che aveva già agito in Afghanistan e in Iran. A capo dell'organizzazione l'ex imam di Andria, che finanziava il gruppo con i proventi di un call center

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