Portopalo, continuano gli sbarchi di migranti Salvati 138 dopo oltre cinque giorni in mare

Hanno viaggiato in mare per oltre cinque giorni prima di essere avvistati da un peschereccio a 15 miglia dalle coste della Sicilia. Ieri pomeriggio 138 migranti – che hanno dichiarato di provenire da Egitto, Palestina e Siria – sono sbarcati a Portopalo di Capo Passero, in provincia di Siracusa. Facevano parte del gruppo 13 donne – due di loro incinte – e 27 bambini; tra questi un neonato di appena 20 giorni che è stato ricoverato per precauzione nell’ospedale di Noto assieme alle gestanti e ad un altro passeggero.

L’imbarcazione che li trasportava, una nave lunga circa 15 metri, è stata intercettata da un peschereccio nel primo pomeriggio di ieri, poco dopo le 13, ed è stata condotta in porto dalla guardia costiera di Portopalo e Pozzallo. Sono scattate immediatamente le procedure di soccorso coordinate dalla direzione marittima di Catania.

Lo sbarco di ieri precede di pochi giorni un altro nel quale erano stati tratti in salvo 282 migranti. Un gruppo di eritrei era riuscito a fuggire prendendo la strada provinciale in direzione di Marzamemi. La maggior parte dei passeggeri si trova adesso nel centro di prima accoglienza più vicino, quello di Pozzallo. Stando ai dati forniti dal ministero degli Interni la capienza massima è di 172 posti, ma nella struttura di contrada Raganzino si trovano circa 300 migranti. Secondo gli operatori del centro la situazione è sotto controllo, «l’unico problema è il caldo» spiegano. Eppure uno nostro lettore, Salvo, ha denunciato una vera e propria «emergenza umanitaria», con la presenza di donne e bambini non tutelati in strada alla ricerca di un passaggio o di una maniera per contattare i familiari. Una situazione che rischia di peggiorare ulteriormente, favorita dalle ottime condizioni del mare che incrementa la partenza di barche e gommoni dirette verso le coste siciliane.


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Quasi una settimana passata nelle acque del Mediterraneo prima di essere avvistati ieri pomeriggio da un peschereccio al largo della costa sud-orientale dell'isola. Sull'imbarcazione hanno viaggiato anche due donne incinte e un neonato di appena 20 giorni, tutti in buone condizioni ma ricoverati in ospedale per precauzione. E dopo gli ultimi arrivi di pochi giorni fa, il centro di prima accoglienza di Pozzallo è ben oltre la capienza massima stabilita dal Ministero

Quasi una settimana passata nelle acque del Mediterraneo prima di essere avvistati ieri pomeriggio da un peschereccio al largo della costa sud-orientale dell'isola. Sull'imbarcazione hanno viaggiato anche due donne incinte e un neonato di appena 20 giorni, tutti in buone condizioni ma ricoverati in ospedale per precauzione. E dopo gli ultimi arrivi di pochi giorni fa, il centro di prima accoglienza di Pozzallo è ben oltre la capienza massima stabilita dal Ministero

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