All'interno del gioiello barocco di piazza Dante da qualche giorno è possibile usufruire di un nuovo servizio: un bookshop dove comprare libri e prodotti di artigiani locali, ma anche dove poter passare un po' di tempo libero leggendo o prendendo un caffè. L'idea è di Officine culturali, che ha presentato il calendario annuale delle sue attività, dal titolo «Al monastero lo facciamo tutti i giorni». L'associazione, partita con un investimento di 600 euro, adesso dà lavoro a sei giovani. «Un esempio di come pubblico e privato possano valorizzare le risorse del territorio», spiega il presidente Francesco Mannino
Benedettini, libri e artigianato al Monastore L’ultima iniziativa sociale di Officine culturali
Il Monastero dei Benedettini da qualche giorno ha uno spazio sociale in più. Si chiama Monastore e si tratta di un bookshop, l’ultima trovata dell’associazione Officine culturali, che da tre anni si occupa della promozione culturale del gioiello barocco. Un luogo, l’ex segreteria delle facoltà di Lettere e Lingue, dove i libri si vendono e si leggono e dove ci si può fermare anche a prendere un caffè. Coerentemente all’identità di Officine, grande spazio avranno i volumi sul patrimonio culturale siciliano, sulle tradizioni locali e non potranno mancare tutte le pubblicazioni inerenti al Monastero dei Benedettini. «Ma oltre ai libri sarà possibile comprare anche prodotti di giovani artigiani e artisti locali», sottolinea Francesco Mannino, presidente dell’associazione.
In occasione dell’inaugurazione del Monastore, è stato presentato anche il programma annuale delle attività di Officine culturali. Ed è la prima volta di una pianificazione così a lungo termine. «Siamo presenti tutti i giorni per nove ore dal lunedì al venerdì, e anche sabato e domenica mattina», spiega Mannino. Da qui il nome al calendario 2013-2014, Al Monastero dei Benedettini lo facciamo tutti i giorni, che comprende teatro, musica, laboratori per bambini, seminari, visite e workshop. Guardare avanti significa anche poter offire agli utenti nuovi servizi fedeltà: un abbonamento scontato per partecipare alle attività e la Monacard, una tessera dal costo di cinque euro, che dà diritto a una serie di vantaggi. «Abbiamo deciso di realizzarla perché ci è stata richiesta da nostri utenti. Aiutami ad aiutarti era il messaggio che ci lanciavano da un po’», aggiunge il presidente.
La card offre degli sconti anche al bookshop. «Si possono trovare due grandi categorie di prodotti, di tipo editoriale ed artigianale – spiega Mannino – ci saranno guide turistiche, libri di case editrici locali, ma anche qualcuna nazionale che produce volumi sui temi a noi cari». Non può mancare, ad esempio, I Vicerè, il romanzo che ha reso celebre il Monastero e per il quale ancora oggi molti turisti vengono a visitarlo. C’è infine un progetto su cui Officine culturali sta lavorando nel settore dell’artigianato. «Stiamo lavorando per creare una sorta di disciplinare di qualità – afferma Mannino – in modo che gli artigiani che vendono da noi rispettino alcuni principi etici: l’uso di materiali non inquinanti, il rispetto dei diritti dei lavoratori e la provenienza locale».
Officine Culturali di strada ne ha fatta, a partire dalla sua nascita nel febbraio 2010. L’investimento iniziale è stato di 600 euro, necessario per la costituzione dell’associazione dal notaio, oggi dà lavoro a sei giovani dipendenti, cinque dei quali laureati a Catania, quattro con contratto a tempo determinato, due indeterminato. «La facoltà di Lettere non aveva soldi, ma ci ha permesso di trasformare la nostra formazione, cresciuta proprio all’interno dell’ateneo catanese, in lavoro garantendoci un eccezionale incubatore come il monastero. E’ un esempio – conclude il presidente dell’associazione – di come il pubblico, scommettendo su un privato di tipo associativo, dirigendolo e mantenendolo su un binario ben preciso, possa valorizzare il patrimonio artistico e dare lavoro ai giovani».
[Foto di Officine culturali]