Black-block prêt-à-porter

Black-block, anarchici insurrezionalisti, redskins, antagonisti. Sono solo alcuni gruppi della tumultuante galassia della sinistra rivoluzionaria italiana, molto difficile da mappare con precisione. Si tratta di 39 persone in tutto, compresi due svizzeri, ma così rompicoglioni che riescono, nella stessa giornata, a bruciare un cassonetto a Napoli, picchiare Borghezio a Treviso e fare un blocco stradale a Bardonecchia. Impressionante, per esempio, la performance di Maria P. detta Linda Blair, una minorenne del Centro Sociale Moltitudini in lotta (composto da lei e dal fratello). Pur rimanendo a casa sua, a Pisa, a ripassare algebra, riuscì a partecipare attivamente al G8, urlando così forte che il corteo poté udirla distintamente fino a Genova.

In genere l’indice di popolarità degli antagonisti è pari a quello di Hitler a Gerusalemme: giorni fa, a Milano, sono quasi stati linciati dai commessi di McDonald’s e da una quinta elementare disturbata mentre ingurgitava hamburger. Ma la fede rivoluzionaria non arretra certo di fronte a dettagli come l’odio popolare, l’isolamento politico, il disprezzo dei vicini di casa, gli sputi in faccia dei parenti, la disistima della fidanzata, le sberle dei genitori, la derisione dei bambini, la fuga del proprio cane che non sopporta più l’odore dei fumogeni. Anzi: essere detestati e schifati da tutti è, per i veri spiriti d’opposizione, la conferma di essere nel giusto.

Sul blog del centro sociale Amahanandanandah (un eroico capo indio che perì nel tentativo di deviare il canale di Panama con la sua pagaia), si può leggere questa sofferta testimonianza che riassume il travaglio del percorso rivoluzionario: “Ho ragione io e gli altri sono tutti delle merde”. Ma vediamo le principali novità sul fronte antagonista.

Black-Block La sagoma del giovane black-block vestito di nero che lancia una molotov si staglia sullo sfondo di una città disseminata di roghi fumanti. È l’immagine-simbolo della nuova collezione autunno-inverno dello stilista italo-zurighese Hans Quagliarulo, che veste i black-block da diversi anni. Il gesto estetico, per i black-block, è tutto. Secondo alcuni storici di area black-block Lenin fece la Rivoluzione russa al solo scopo di farsi fotografare con il pizzetto appena rifilato mentre arringa la folla, della quale gli fregava assai poco. Scopo dei black-block è dunque creare le condizioni che consentano alle loro sagome scure, davvero elegantissime, di stagliarsi su uno sfondo fumante mentre il loro amico li fotografa. Nei loro provini al computer, alcuni black-block si ritraggono mentre lanciano una molotov, avendo sullo sfondo Hiroshima o il bombardamento di Dresda, che li eccitano moltissimo.

New Punkabestia A differenza dei punkabestia classici, non vanno più in giro con mute di cani famelici che addentano i passanti. I new punkabestia addentano i passanti in prima persona, senza il tramite del cane che è considerato un cedimento alle mediazioni borghesi. Chiedono l’elemosina con tale insistenza e aggressività che alcuni cittadini, pur di evitare il contatto, non solo cambiano marciapiede, ma si arrampicano sulle facciate delle case come Spiderman, rischiando l’osso del collo.

No-Tram Branca radicale dei No-Tav, per coerenza estendono il loro rifiuto a ogni mezzo di trasporto, tranne quelli a trazione animale. Hanno recentemente presentato, sul loro blog, il progetto ‘Annibale’, lo scavalcamento delle Alpi a dorso di elefante, in alternativa alla Tav.

Centri Asociali Interessante evoluzione del vecchio concetto di Centro Sociale, giudicato compromissorio e imbelle. Il Centro Asociale considera il quartiere che lo ospita una zona nemica. Nell’impossibilità materiale di raderla al suolo, si tenta, nel tempo, di costringere gli abitanti a evacuare i palazzi rendendo insopportabile la coabitazione. Allo scopo, si suonano i bongos fino alle sei di mattina. Si indicono convegni animalisti con la partecipazione di puma, gufi, cammelli e la liberazione nel quartiere di centinaia di nutrie ed ermellini. Si fumano enormi pipe di oppio sotto le finestre aperte delle scuole materne per vedere i bambini che disegnano improvvisamente come Goya. Si organizzano nel cortile concorsi per gruppi rap evitando le scarpe che piovono da tutto il caseggiato.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]