Almalaurea, a Catania il punto sulla riforma

È stata presentata venerdì a Catania, nel corso di un convegno organizzato da Almalaurea (consorzio di atenei italiani sostenuto dal Ministero della Pubblica Istruzione e da quello dell’Università e della Ricerca) la decima indagine sulla condizione occupazionale dei laureati italiani. L’indagine ha coinvolto quasi 93mila laureati in 45 università italiane. La documentazione esamina inoltre la condizione occupazionale e/o di studio di 22mila laureati di primo livello a un anno di distanza dal conseguimento del titolo.

Nel complesso, lo studio permette di fare il punto sullo stato di salute della riforma universitaria. Il sistema universitario post-riforma ha prodotto un numero di laureati quasi doppio rispetto a quelli licenziati alla vigilia della riforma universitaria: oltre 300mila nel 2006 rispetto a poco più di 152mila nel 1999. Ma se si vuole recuperare il disavanzo del nostro paese rispetto al resto d’Europa, questi numeri non bastano.

Che la situazione sia preoccupante, si evince anche dal fatto che  Il 75% dei laureati è la prima persona che consegue tale titolo di studio all’interno del nucleo familiare. E’ la conseguenza della bassa scolarità di terzo livello della popolazione adulta: solo 8 italiani su cento di età 55-64 anni vantano un titolo di studio corrispondente. A livelli più bassi, tra i 30 paesi Ocse, risultano soltanto, nel 2005, Portogallo e Turchia (7%). Nella popolazione più giovane (25-34 anni) abbiamo meno laureati (16%) rispetto alla popolazione di età 55-64 nei Paesi Ocse (19%).

E andando ad esplorare nel dettaglio la situazione di Catania, c’è poco da stare allegri. Se i dati relativi alla condizione occupazionale dei laureati catanesi risultano nel complesso stazionari rispetto alla precedente indagine, preoccupante appare il piazzamento di Catania nella classifica delle Università in cui ci si laurea più lentamente. È fuori corso il 46,4 per cento dei nostri studenti. Peggio di noi fanno solo l’Università del Sannio di Benevento (47,9) l’Università di Cagliari e il Politecnico di Bari.


Dalla stessa categoria

I più letti

Presentata venerdì, alla Cittadella, la decima indagine sulla condizione occupazionale dei laureati italiani. La situazione, per quanto riguarda il nostro Ateneo, è definita «stazionaria». Ma preoccupa il numero dei fuori corso: con il 46,4 per cento, siamo al quarto posto nella graduatoria dei «cattivi»

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]