Specialistica? No, grazie…

Si è tenuto oggi l’incontro tra docenti e studenti, fissato per discutere dei problemi che attanagliano i corsi di laurea specialistica della Facoltà di Lingue. Un incontro richiesto da alcuni studenti che il 7 novembre scorso hanno inviato al neo Preside Famoso un lettera, lamentando che «la situazione è insostenibile. Alla prima settimana di novembre solo per uno dei corsi previsti sono iniziate le lezioni».

La speranza era quindi che l’incontro di oggi, a cui hanno partecipato solo le professoresse Persico e Nocera e il Preside Famoso, sancisse un cambio a favore di quanti, con non pochi sforzi, è riuscito a laurearsi in tempo utile per accedere regolarmente alla specialistica. Ma il bottino è stato scarso. Anzi nullo per la maggior parte degli iscritti a Lingue per la Comunicazione internazionale. Già, perché la «più equa distribuzione dei corsi tra i due semestri», annunciata dalla professoressa Persico in apertura dell’incontro, ha in realtà favorito soltanto gli studenti di Lingue e culture europee ed extraeuropee che hanno “guadagnato” un numero sufficiente di corsi da potersi dire soddisfatti. Per gli altri, «nonostante le ripetute pressioni», rimane per il momento da seguire solo l’inglese (una sola lezione a settimana!) e per coloro che studiano francese e tedesco si rimanda a dicembre per l’inizio dei rispettivi corsi.

E le altre sette materie (otto per gli ispanisti)? Sono per il momento fissate tutte per il secondo semestre, con le prevedibili conseguenze che questo significherà per tutti gli studenti: carico di lezioni e di studio ai limiti dell’insostenibile (e anche, perché no?, del concepibile). Ma come si è arrivati a tanto? «Nell’articolazione dell’orario iniziale, effettivamente, non si era tenuto conto delle esigenze dei docenti. – ha affermato la professoressa Persico – Molti di noi sono obiettivamente impossibilitati a tenere gli insegnamenti nel primo semestre, vuoi perché impegnati in altri corsi della triennale,  vuoi per problemi personali dei docenti a contratto che, oltre a lavorare per l’ università, svolgono altre attività». Niente da fare, quindi.

Tra colleghi ci si chiede com’è possibile che nessuno si sia accorto prima dell’enorme vuoto di questo primo semestre e se non sia ancora possibile trovare una soluzione anche parziale ad un problema così importante. Ma l’unica speranza sembra ormai essere nelle mani dei singoli docenti che, attraverso iniziative personali, possono venire incontro agli studenti. Serva da esempio la prof.ssa Nocera che ha deciso di accorpare gli studenti che hanno scelto Storia della lingua inglese al quelli di Lingua inglese III (il cui programma ha affinità con quello del corso della specialistica), rendendosi anche disponibile ad aggiungere alcune ora al suo impegno didattico per riuscire a completare le ore necessarie entro la sessione di febbraio…


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]