Città vista dai turisti: «Sporca come nessun altro posto» Dalle recensioni negative al fenomeno del salta Catania

«La mia vacanza è stata un incubo». «Sporca come nessun altro posto in cui sono mai stato». «Sono perfino stato borseggiato». «Amo il potenziale della città ma non consiglierei di visitarla in questo momento». Sono questi alcuni dei commenti che i turisti – specie stranieri – hanno lasciato dopo avere soggiornato a Catania nel mese di luglio. «E si sa che le recensioni dirette e il passaparola sono la cosa che, nel bene o nel male, funziona di più – commenta a MeridioNews Giusy Belfiore, la presidente dell’associazione guide turistiche etnee – Ed è dopo avere letto commenti di questo tipo che diversi gruppi arrivati in città hanno chiesto di essere subito spostati altrove mentre altri, che dovevano ancora arrivare, hanno chiesto che la tappa fosse direttamente cancellata, il cosiddetto salta Catania». Insomma, nella città di arrivo – quella dove c’è l’aeroporto che continua a segnare record di atterraggi – molti vacanzieri sembrerebbe avere scelto di non restare a dormire nemmeno una notte, altri di non fare nemmeno un giro in centro per visitare i monumenti principali. «Insomma, vediamo il turismo passare ma non rimanere. In molti, dopo essere atterrati, hanno preferito spostarsi direttamente ad Aci Castello, a Taormina, sull’Etna o nel Siracusano», aggiunge Belfiore. 

E non tanto perché di recente c’è stata una classifica (quella del database Numbeo che si basa su informazioni fornite dalle risposte degli utenti) che ha inserito Catania come l’unica città italiana tra le cinque percepite come più pericolose d’Europa (nonché la prima italiana a spuntare nella classifica mondiale), ma soprattutto per via della spazzatura che per giorni e giorni ha invaso le strade del capoluogo etneo perfino nel cuore del centro storico. Più di recente, la situazione è migliorata ma la percezione non ancora. «Luglio già di per sé è stato un mese abbastanza fermo per il settore turistico in tutta la Sicilia – spiega Belfiore – In città sono arrivati soprattutto inglesi, americani, tedeschi e polacchi, specialmente giovani. E da loro continuiamo a raccogliere testimonianze che ci dicono di percepire la città come insicura – analizza la presidente dell’associazione guide turistiche – ma gli aggettivi che in diverse lingue sentiamo pronunciare di più sono “disastrata” e “sporca“». Così la città appare a chi arriva ed è questa la cartolina che poi i viaggiatori restituiscono anche sui social con un effetto devastante di cattiva pubblicità per chi un viaggio con meta Catania vorrebbe programmarlo o lo ha già programmato. «Chi deve organizzare e prenotare, come prima cosa, guarda i commenti lasciati online da chi ci è già passato – commenta Belfiore – e, nel caso della nostra città non sono certo edificanti». C’è chi parla di bagagli persi all’aeroporto, chi lamenta di avere subito scippi e furti anche in centro, chi ha pubblicato un intero album di foto di munnizza, chi segnala di essersi visto passare davanti un topo

Commenti lasciati quasi sempre in inglese e che altri viaggiatori traducono nelle loro lingue. «Alitalia ha perso i bagagli da Roma a Catania e il giorno dopo sono stato borseggiato a Catania. Incubo. Città sporca. Dubito che ci tornerei», scrive un uomo. «Adoro l’Italia – risponde una giovane donna francese – ma ho soggiornato a Catania per un mese ed era davvero sporca, come in nessun altro posto in cui sono mai stata». Recensioni negative che, in qualche caso, si trasformano anche in tentativi di mettere in guardia altre persone che potrebbero trovarsi nelle stesse condizioni. «Mi dispiace molto dirlo – scrive una donna inglese in un gruppo Facebook in cui i turisti si scambiano suggerimenti per viaggi in Sicilia – ma la situazione relativa ai rifiuti è molto grave, come mai prima d’ora […] Catania è una città bellissima e ne amo il potenziale con tutto il cuore, ma quest’anno voterei davvero contro la sua visita a causa della situazione attuale […] Ora è in un completo collasso». 


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