Un vasto rogo nella notte ha distrutto il lido Tre gabbiani alla playa di Catania e parzialmente danneggiato l’attiguo lido Polifemo. La chiamata ai vigili del fuoco è arrivata intorno alle quattro e mezza di questa mattina. Sul posto sono subito arrivate due squadre, perché immediatamente la situazione è apparsa grave. Le fiamme si sono propagate rapidamente a causa delle forti raffiche di vento.

«Lo stabilimento balneare è quasi completamente distrutto, sono andate in fumo tutte le cabine, quelle già montate e quelle da montare», spiegano i vigili del fuoco. «Non solo, anche la struttura del bar, la direzione e i macchinari. I danni ammontano a diverse centinaia di migliaia di euro», aggiunge Ignazio Ragusa, presidente regionale del Sindacato italiano balneare e proprietario dell’attiguo lido Polifemo che è stato lambito dal fuoco. All’interno della struttura, al momento del rogo, si trovava anche un cane, legato con una lunga catena, che è morto.

Sul posto sono intervenuti la polizia, i carabinieri, la polizia municipale e capitaneria di porto. Tra le piste seguite dagli investigatori anche quella dell’incendio doloso. Ma la forza delle fiamme rende difficile l’individuazione di eventuali inneschi. Non sarebbe stata trovata, inoltre, traccia di benzina. «I Tre gabbiani sono praticamente rasi al suolo – continua Ragusa – mentre nel mio stabilimento, a causa del forte vento che ha spinto le fiamme, sono bruciate una decina di cabine e qualche passerella».

I vigili del fuoco hanno impiegato otto ore per domare il rogo. A dicembre era andato in fumo un altro stabilimento balneare, il Belvedere, insieme al circolo La Tartaruga che il proprietario, Carlo Silvestro, aveva dedicato al windsurf. Adesso, Ragusa torna sul tema della mancanza di controllo. «La playa è completamente abbandonata, gli unici controlli sono affidati ai concessionari demaniali, che sono rimasti gli ultimi baluardi, costretti a subire questi attacchi».