Parte il Palio d’ateneo, tra sport e goliardia Tutti contro i pluricampioni di Ingegneria

E’ ufficialmente iniziata l’undicesima edizione del palio d’Ateneo catanese. Sono le gare in acqua, o meglio in mare, e specificatamente quelle di canoa, a dare il via alla competizioni questa mattina. Il porticciolo di San Giovanni Li Cuti è la location per le gare odierne, mentre impianti del Cus alla cittadella universitaria ospiteranno le gare di domani. Numerosissimi i partecipanti iscritti ai vari corsi di studio, mentre gli unici assenti sono gli studenti del dipartimento di studi umanistici. Nessuno, infatti, ha risposto all’appello quando sono stati chiamati i vari team. Gli altri, invece, hanno certamente fatto sentire la loro presenza con il loro buon umore e la voglia di essere lì.

«Sono contento che anche quest’anno si faccia il palio d’ateneo», afferma il presidente del Cus – Centro sportivo universitario – di Catania, Luca Di Mauro. «Abbiamo iniziato 11 anni fa un po’ in sordina e oggi sono gli studenti che ci chiedono di organizzarlo perché è una gara sportiva, ma anche e soprattutto goliardica e di valore sociale», spiega.

Ogni corso ha un colore identificativo e ogni team è dotato di una maglietta dedicata al contempo al palio e al corso di laurea. Diverse le discipline. Ci sono quelle classiche come la corsa dei 100 metri, degli 800 metri e la staffetta 4 x 100 o i tornei di calcio a 5, basket, pallavolo e beach volley. Ci sono anche, però, alcune discipline meno sportive ma più goliardiche come la corsa con i sacchi – 8x 25 m – o il tiro alla fune e le gare di arrampicata sportiva. Due le novità di quest’anno: gli scacchi e il dragon boat. «Gli scacchi sono un allenamento per la mente piuttosto che per il corpo, ma gli studenti hanno accolto la novità con piacere», afferma Luca di Mauro.

Se però le gare di scacchi si svolgeranno domani, quelle con il dragon boat, ovvero una barca a remi in cui si sfidano team di 20 studenti/rematori per volta, e che dovevano essere la grande apertura della giornata, non si sono disputate. Nonostante la bella giornata, le condizioni non ottimali del mare, infatti, hanno obbligato gli organizzatori a decidere di fare solo le gare di canoa. Maschi e femmine, in singolo e in coppia, hanno quindi animato il piccolo porto di San Giovanni Li Cuti. Fortissimo il tifo per i compagni in gara.

C’è chi ammette di essersi preparato fisicamente e chi invece dice di averlo fatto «mangiando qualche panino in più». Tutti, comunque, sono lì per tentare di sconfiggere i campioni in carica: gli studenti di ingegneria. Si definiscono «campioni alla nona», proprio perché hanno vinto nove delle dieci edizioni del palio che si sono disputate in questi anni e sono decisi a confermarsi primi. Domani si conosceranno i vincitori.

Certo, un po’ di agonismo in queste gare si sente. Chi ha destrezza con la canoa cerca di fare notare la differenza con chi ci prova per la prima volta e i team fanno spesso partire sfottò per le squadre avversarie. L’atmosfera comunque, è divertita e divertente. Anche gli autoctoni al mare per prendere un po’ di sole si sono appassionati alle gare applaudendo, sportivamente, tutti i giovani che hanno tagliato il traguardo.


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