Wind Jet, 23 giugno prima rata per i creditori Le istruzioni per i passeggeri rimasti a terra

Si avvicina il pagamento della prima rata da parte di Wind Jet ai suoi creditori, nella misura stabilita dal concordato preventivo, omologato dal Tribunale di Catania lo scorso dicembre. I creditori chirografari (cioè ordinari, tra cui i passeggeri) e i creditori privilegiati non soddisfatti e retrocessi al rango chirografario, sono invitati a fornire le coordinate bancarie del proprio conto corrente via email agli indirizzi della società (windjetspa@legalmail.it per i titolari di Pec oppure windjet@abbadessasantagati.it). La scadenza della prima tranche del pagamento è infatti prevista per il 23 giugno, a sei mesi esatta dal via libera definitivo al concordato che ha evitato il fallimento per la compagnia di Antonino Pulvirenti. Il promemoria rivolto ai creditori arriva dal liquidatore giudiziale. Oltre agli estremi bancari, i passeggeri che hanno acquistato un biglietto Wind Jet non potendone usufruire per i disagi della torrida estate 2012, devono inviare agli stessi indirizzi email anche copia di un documento d’identità e del titolo di viaggio non utilizzato. «Queste formalità – comunica il liquidatore – sono necessarie al fine di assicurare la corretta esecuzione dei pagamenti della prima rata concordataria in favore degli aventi diritto. Per qualsiasi informazione o chiarimento, è possibile inviare richiesta scritta ai medesimi indirizzi mail indicati».

L’approvazione del concordato preventivo da parte dei creditori e del commissario dello Stato Mario Libertini ha seguito un iter complesso non privo di stop. Ai lavoratori – creditori privilegiati – toccherà il 47 per cento del loro credito, che potrà essere corrisposto entro cinque anni dall’omologazione del concordato. Wind Jet vanta verso i suoi dipendenti un debito complessivo di cinque milioni di euro, interessi inclusi, relativi alle mensilità di luglio e agosto 2012, Tfr, ferie non godute e cessioni del quinto. La compagnia aerea etnea aveva assicurato che gli eventuali risarcimenti derivanti dalle cause aperte sarebbero andati a vantaggio dei creditori, primi tra tutti i dipendenti. Di questi, la fetta più importante sarebbe potuta arrivare dalla richiesta di 190 milioni di euro di risarcimenti fatta ad Alitalia. Ma il mese scorso la Procura ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta nata da quella denuncia per presunte scorrettezze del vettore nazionale nella fallita trattativa con Wind Jet, in particolare l’accusa era di tentativo di estorsione aperta. La compagnia di Pulvirenti ha fatto ricorso contro la richiesta della Procura e si attende la decisione del gip.


Dalla stessa categoria

I più letti

Il 23 giugno saranno passati sei mesi dall'omologazione del concordato preventivo che ha evitato il fallimento della low cost di Antonino Pulvirenti. E sarà la data di scadenza del primo pagamento dei creditori ordinari, tra cui i passeggeri. Il liquidatore giudiziale invita chi non lo ha ancora fatto e ne ha diritto a inviare i propri dati per ricevere il 5 per cento del biglietto non usufruito nell'estate del 2012. Intanto si allontana il risarcimento chiesto ad Alitalia e promesso ai dipendenti

Il 23 giugno saranno passati sei mesi dall'omologazione del concordato preventivo che ha evitato il fallimento della low cost di Antonino Pulvirenti. E sarà la data di scadenza del primo pagamento dei creditori ordinari, tra cui i passeggeri. Il liquidatore giudiziale invita chi non lo ha ancora fatto e ne ha diritto a inviare i propri dati per ricevere il 5 per cento del biglietto non usufruito nell'estate del 2012. Intanto si allontana il risarcimento chiesto ad Alitalia e promesso ai dipendenti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]