Processo Noce, parla il perito Bruno «Loris Gagliano può uccidere di nuovo»

«Al momento del delitto Loris Gagliano era semi-infermo mentalmente, è una persona socialmente pericolosa, può uccidere di nuovo ma è in grado di partecipare al processo». Le sintetizza così Francesco Bruno le conclusioni della perizia psichiatrica che, insieme al collega Bruno Calabrese, ha discusso ieri al tribunale di Catania, nel corso di una lunga udienza del procedimento d’Appello per l’omicidio della ventiquattrenne Stefania Noce e del nonno di lei, il settantunenne Paolo Miano, avvenuto la mattina del 27 dicembre 2011 a Licodia Eubea.

Ci sono voluti più di sei mesi perché il documento, lungo più di cento pagine, fosse pronto per essere analizzato in aula. Ma alla fine è arrivato, ed è stato oggetto di un dibattimento piuttosto animato, ben lontano dall’essere concluso. «Il ragazzo è gravemente paranoico, la sua patologia è praticamente da manuale», spiega Bruno, noto al grande pubblico per essere stato spesso ospite dei salotti televisivi. Le sue valutazioni erano attese come quelle di una sorta di super-perito e si sono basate su alcuni test che sono stati sottoposti all’assassino. Tra i quali quello delle macchie di Rorschach, sulla cui attendibilità la comunità scientifica non riesce a esprimere un parere unanime.

«Abbiamo tenuto in grande considerazione anche i referti medici che sono stati redatti in questi anni: sia quello compilato nell’intervallo tra il 4 e il 27 gennaio 2012, cioè il periodo in cui il giovane era detenuto nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto, sia quello che è stato scritto dalla Asl di Siracusa dopo il trattamento sanitario obbligatorio che è stato disposto per Gagliano dopo un suo tentativo di suicidio». A seguito della somministrazione di appositi medicinali, lo stato di salute di Loris Gagliano sarebbe «sensibilmente migliorato». I medici, pur non facendo alcuna diagnosi di psicosi, parlavano di «stato paranoideo, che non è una condizione di normalità, bensì di chiara e flagrante patologia».

«Il disturbo di Gagliano è in uno stato avanzato, quasi psicotico – continua Bruno – Come tutti i paranoici, pagherebbe qualsiasi cifra e sarebbe disposto a farsi l’ergastolo purché nessuno lo definisca tale: lui vuole essere un genio, vuole che si dica che è riuscito a risolvere al meglio una situazione drammatica in cui era caduto per la cattiveria non tanto di Stefania quanto della madre di lei». «Lui non tollera nessuna frustrazione, non ammette rifiuti, e questa situazione non cambierà – si sbilancia lo psichiatra – Ha fatto quello che ha fatto e ha solo 27 anni, potrebbe agire nuovamente così in futuro, soprattutto perché non si cura né è facile curarlo».

Certo, sulla possibilità che la rinuncia all’Appello venga accolta dovrà esprimersi il giudice, ma per Francesco Bruno non ci sono dubbi: «Secondo me non sarebbe giusto: quello è malato di mente, se lo consideriamo tale dobbiamo prendere i provvedimenti che si prendono in questi casi». Altrimenti, il rischio è che con la conferma della condanna di primo grado tra «vent’anni questo soggetto uscirà e farà di nuovo quello che ha già fatto». Senza le adeguate terapie, «la vita in carcere non lo cambierà per niente, anzi, peggiorerà il suo stato».

Tra poco meno di un anno, però, tutti gli ospedali psichiatrici giudiziari saranno chiusi. E la cella di una casa circondariale «non è il posto adeguato alla detenzione di Loris Gagliano». «L’Italia con questa riforma ha cancellato la malattia mentale, e adesso, in casi come questo, ne paga le conseguenze – arringa Bruno – Anche i Paesi più arretrati hanno una distinzione tra la normalità e la malattia mentale, eliminando gli ospedali psichiatrici giudiziari di fatto la si cancella».


Dalla stessa categoria

I più letti

È uno degli psichiatri italiani più noti, ospite di salotti televisivi nazionali per commentare fatti di cronaca nera. Ed è anche uno dei due periti nominati dalla Corte d'Appello per formulare un giudizio sullo stato mentale dell'assassino di Stefania Noce e del nonno di lei, Paolo Miano. «Quello è malato - dice - Dobbiamo prendere i provvedimenti che si prendono in questi casi, altrimenti tra 20 anni esce e fa di nuovo quello che ha già fatto»

È uno degli psichiatri italiani più noti, ospite di salotti televisivi nazionali per commentare fatti di cronaca nera. Ed è anche uno dei due periti nominati dalla Corte d'Appello per formulare un giudizio sullo stato mentale dell'assassino di Stefania Noce e del nonno di lei, Paolo Miano. «Quello è malato - dice - Dobbiamo prendere i provvedimenti che si prendono in questi casi, altrimenti tra 20 anni esce e fa di nuovo quello che ha già fatto»

È uno degli psichiatri italiani più noti, ospite di salotti televisivi nazionali per commentare fatti di cronaca nera. Ed è anche uno dei due periti nominati dalla Corte d'Appello per formulare un giudizio sullo stato mentale dell'assassino di Stefania Noce e del nonno di lei, Paolo Miano. «Quello è malato - dice - Dobbiamo prendere i provvedimenti che si prendono in questi casi, altrimenti tra 20 anni esce e fa di nuovo quello che ha già fatto»

È uno degli psichiatri italiani più noti, ospite di salotti televisivi nazionali per commentare fatti di cronaca nera. Ed è anche uno dei due periti nominati dalla Corte d'Appello per formulare un giudizio sullo stato mentale dell'assassino di Stefania Noce e del nonno di lei, Paolo Miano. «Quello è malato - dice - Dobbiamo prendere i provvedimenti che si prendono in questi casi, altrimenti tra 20 anni esce e fa di nuovo quello che ha già fatto»

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]