A un anno di distanza dall'abbattimento dello storico punte lungo la circonvallazione, gli esponenti dell'opposizione in Consiglio comunale - Area CentroDestra, Grande Catania, Forza Italia e Nuovo Centrodestra -, hanno provocatoriamente tagliato un nastro per inaugurare quella che è definita come una «grande incompiuta dell'amministrazione di Enzo Bianco». Guarda le foto
Tondo Gioeni, si celebra la «bella minchiata» L’opposizione: «Nessun progetto, solo caos»
Un simbolico taglio del nastro per inaugurare il nulla, con tanto di applauso finale. È il gesto provocatorio scelto dallopposizione consiliare di centrodestra ad un anno di distanza dellabbattimento del ponte del tondo Gioeni, ad un anno da quella che definiscono una «bella minchiata», ricordando uno striscione apparso in quei giorni. Una cerimonia, quella di oggi, che avranno notato i passanti più attenti, intorno alle 10.00, e ci sarà chi ricorda linaugurazione della rotonda di plastica inscenata a dicembre dalla stessa area politica.
Nessun problema di viabilità si è registrato attorno alla conferenza stampa su quella che è definita come «la grande incompiuta dellamministrazione Bianco». «Il traffico in questo nodo è infernale, i cittadini si lamentano da tempo, ma adesso siamo ad agosto e Catania è vuota», motiva Carmelo Coppolino, esponente di Grande Catania. Lo scopo delliniziativa sarebbe stato proprio quello di accendere i riflettori sulloccasione mancata per linizio di eventuali lavori: «Qualunque cantiere – continua Coppolino – andava aperto proprio in questi giorni». Daltro canto, secondo quanto dichiarato dai presenti, in consiglio comunale non sembrerebbe circolare alcuna direzione progettuale definita: «Si parla un po di sottopassaggio, un po di torna-indietro: ma sono tutte promesse confuse, millantate dallamministrazione a fronte di un danno irreparabile», denuncia il capogruppo del Area Centrodestra Manlio Messina. E malgrado la richiesta di finanziamento inoltrata dal comune alla protezione civile regionale, non ci sarebbe nulla di pronto nemmeno in merito al sottopassaggio: «Quello esistente è un progetto vecchio, e per ottenere fondi ne occorre uno nuovo», conclude Messina.