Acireale, in auto dentro la villa Belvedere Sulle pagine social infuoca la polemica

Nuova puntata sulle disavventure della villa Belvedere di Acireale. Il principale parco cittadino, riaperto ad aprile dopo anni di chiusura per i lavori di ristrutturazione, continua a far parlare di sé. È di due giorni fa, infatti, la notizia dell’ingresso di un auto all’interno della villa. Il veicolo è arrivato fino in fondo al viale principale, il luogo dove da decenni è possibile ammirare il bellissimo panorama. Solo che fino a oggi ci si era limitati a osservarlo stando in piedi.

Il fatto è stato documentato da un internauta su Fancity – il principale gruppo di Facebook che tratta delle vicende acesi – che è riuscito a cogliere l’automobile con due scatti fotografici: «Amore… vuoi vedere il panorama? Non ti scomodare entriamo alla villa (con la macchina). A Jaci si può, allucinante», ha scritto sconcertato G.

L’utente ha spiegato che alla guida dell’auto c’era un sessantenne accompagnato da una ragazza orientale, si è poi soffermato sullo stato di abbandono in cui versa la città, specialmente in questi giorni estivi: «Nessun amministratore dice niente. Sono in ferie? O è normale? Io sono indignato, in nessuna città potrebbe succedere questo, è una violenza».

La vicenda, che con il passare delle ore aveva attirato l’attenzione di molti commentatori, si è poi tinta di giallo, con l’autore del post che ha rimosso il proprio profilo da Facebook, cancellando così anche la discussione. Fortunatamente, però, sul web è rimasta la copia cache della pagina che permette così di immortalare la scena. Ma, come detto, la villa Belvedere ha già avuto modo di far parlare di sé, sin da quando ad aprile venne inaugurata, sotto campagna elettorale e senza collaudo, nel giorno in cui il consigliere uscente Camillo Baldi si suicidava.

A quell’evento sono poi seguite le critiche sulla qualità dei lavori fatti nel corso della ristrutturazione, finanziata dalla Comunità europea con svariati milioni di euro, fino alla tragedia sfiorata di qualche settimana fa quando un grosso ramo si è staccato da un leccio rischiando di colpire una bambina e costringendo il neosindaco Roberto Barbagallo a una chiusura parziale della struttura e all’istituzione di due commissioni di verifica, che avranno il compito di capire se ci siano state delle omissioni nella realizzazione dei lavori.
In mezzo a tutto ciò, come se non bastasse, ci sono state le scritte blasfeme sui muri, la vegetazione abbandonata, l’area giochi danneggiata, la poca pulizia e lo scoramento di chi inizia a nutrire i primi dubbi sul cambiamento tanto promesso dalla nuova amministrazione.

[Foto di Fancity Acireale]


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«Sono indignato, in nessuna città potrebbe succedere questo, è una violenza». Con queste parole un utente di Facebook ha denunciato due giorni fa l'ingresso di un auto all'interno del principale parco cittadino acese, arrivata fin lì per ammirare il panorama. L'uomo, dopo aver pubblicato le foto, si è poi cancellato dal noto social network. Guarda le foto

«Sono indignato, in nessuna città potrebbe succedere questo, è una violenza». Con queste parole un utente di Facebook ha denunciato due giorni fa l'ingresso di un auto all'interno del principale parco cittadino acese, arrivata fin lì per ammirare il panorama. L'uomo, dopo aver pubblicato le foto, si è poi cancellato dal noto social network. Guarda le foto

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