Paternò, brucia la terra di Emanuele Feltri «Più di cinquecento ettari andati in fumo»

«Va male, va malissimo». Emanuele Feltri la notte scorsa l’ha passata a respirare il fumo di un incendio. Quello, probabilmente doloso, che ha devastato i suoi cinque ettari di terreno in contrada Sciddicuni, a Paternò, e che ha mandato in fumo anche la terra delle contrade vicine, fino al castello della baronessa di Poira, alcune colline più in là. «Sono stati ridotti in cenere più di cinquecento ettari di terra», racconta Feltri, il giovane imprenditore agricolo catanese che – dopo l’uccisione delle sue pecore e la testa di un capretto fatta trovare davanti alla porta di casa sua a scopo intimidatorio – è diventato un simbolo di legalità nel Paternese.

«Mi ero preso un fine settimana di vacanza in Sila – dice il ragazzo – Solo tre giorni per staccare dal lavoro». Domenica, invece, una telefonata dai suoi collaboratori l’ha avvisato che erano scoppiate le fiamme a due passi da casa sua, tra i suoi campi nel pieno della valle del Simeto, nell’area protetta dell’oasi di Ponte barca. «Il tempo di prendere le mie cose e mi sono rimesso in marcia per tornare dalla Calabria alla Sicilia», spiega. «Quando ho rimesso piede a Sciddicuni, ho tentato di salvare il salvabile assieme a due amici che lavorano con me, con il forte vento che ci rendeva difficili le cose». Lui è riuscito ad accendere, «rischiando di soffocare per il fumo», l’impianto di irrigazione dell’agrumeto e ha spento il fuoco tra i suoi alberi di arance. Ma altrettanta fortuna non ha avuto l’uliveto: «Alberi secolari completamente distrutti, ulivi bellissimi e di grande valore che ormai sono morti del tutto: ho perso loro, il mio raccolto di olive e la produzione d’olio di quest’anno e degli anni a venire, perché senza alberi che devo raccogliere più?».

«Nonostante bruciassero anche i terreni dei vicini, gli unici che fossero lassù a tentare di domare le fiamme eravamo noi tre e una squadra di vigili del fuoco, gli altri agricoltori non si sono preoccupati di venire, hanno paura», dichiara Emanuele Feltri. Perché, secondo lui quell’incendio non può che essere stato causato volontariamente da qualcuno: «È ovvio, non può essere altrimenti: sono stati i pastori che bruciano la terra perché, quando poi l’erba ricresce, è nuova e fresca per le loro pecore. Ma per gli interessi della pastorizia non puoi distruggere ettari ed ettari di terreno, rovinando il lavoro di chi li coltiva».


Dalla stessa categoria

I più letti

Un incendio doloso, appiccato dai pastori per garantirsi erba fresca in cui far pascolare le loro pecore. È questa la convinzione del giovane imprenditore agricolo etneo, tornato dalle vacanze per spegnere un incendio divampato la notte scorsa in diversi terreni. E a seguito del quale ha perso tutti i suoi alberi di ulivo. «Gli altri agricoltori hanno paura, ma gli interessi della pastorizia non possono distruggere tutto», afferma

Un incendio doloso, appiccato dai pastori per garantirsi erba fresca in cui far pascolare le loro pecore. È questa la convinzione del giovane imprenditore agricolo etneo, tornato dalle vacanze per spegnere un incendio divampato la notte scorsa in diversi terreni. E a seguito del quale ha perso tutti i suoi alberi di ulivo. «Gli altri agricoltori hanno paura, ma gli interessi della pastorizia non possono distruggere tutto», afferma

Un incendio doloso, appiccato dai pastori per garantirsi erba fresca in cui far pascolare le loro pecore. È questa la convinzione del giovane imprenditore agricolo etneo, tornato dalle vacanze per spegnere un incendio divampato la notte scorsa in diversi terreni. E a seguito del quale ha perso tutti i suoi alberi di ulivo. «Gli altri agricoltori hanno paura, ma gli interessi della pastorizia non possono distruggere tutto», afferma

Un incendio doloso, appiccato dai pastori per garantirsi erba fresca in cui far pascolare le loro pecore. È questa la convinzione del giovane imprenditore agricolo etneo, tornato dalle vacanze per spegnere un incendio divampato la notte scorsa in diversi terreni. E a seguito del quale ha perso tutti i suoi alberi di ulivo. «Gli altri agricoltori hanno paura, ma gli interessi della pastorizia non possono distruggere tutto», afferma

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]