Assunzioni Oikos e favori chiesti ai Lombardo Un agente: «Per 500 voti servivano 2500 euro»

Decine di assunzioni alla Oikos, una ex consigliera di municipalità in cerca di un posto per il fidanzato, alcune intercettazioni davanti a un club di Catania – a pochi giorni dalle elezioni regionali del 2012 – in cui si parlava del tariffario dei voti, ma anche nuovi dettagli dell’incontro a ridosso delle amministrative 2013 tra il consigliere Maurizio Mirenda e il pregiudicato Nino Balsamo. A far emergere ulteriori risvolti sulle «modalità di reperimento di voti» a Catania è il sovraintendente Agatino Todaro, sentito nel processo per voto di scambio semplice in cui sono imputati l’ex presidente della regione Raffaele Lombardo e il figlio deputato regionale Toti. Con loro sul banco degli imputati ci sono anche l’ex consigliere della prima municipalità in quota Movimento per le autonomie Ernesto Privitera e due suoi parenti, il cugino Angelo Marino e il cognato Giuseppe Giuffrida.

Dicevano che per 500 voti ci volevano 2500 euro

A parlare davanti al club I Pazzi il 13 ottobre 2012 sono tre soggetti non identificati. Nonostante il rumore di sottofondo l’argomento della discussione dell’intercettazione ambientale è abbastanza chiaro: «Dicevano che per 500 voti ci volevano 2500 euro – spiega il testimone ai magistrati Lina Trovato e Rocco Liguori 80 euro a voto». Gli ignoti, che non facevano esplicito riferimento sui destinatari delle preferenze, proseguivano in questi termini: «Noi siciliani abbiamo bisogno del posto di lavoro e, se diamo i voti, è per questo». L’agente fa emergere anche nuovi elementi sull’incontro del 6 maggio 2013 nel quartiere San Cristoforo tra il consigliere catanese uscente e candidato  autonomista Maurizio Mirenda e Nino Balsamo, all’epoca agli arresti domiciliari. «Doveva andare anche Ernesto Privitera  – spiega – ma a casa di Balsamo si presentò Mirenda con la compagna Vanessa D’Arrigo all’epoca consigliere provinciale del Mpa».  

Tra le pagine dell’inchiesta illustrate al giudice monocratico Laura Benanti, c’è il nome di Linda Martello – ex consigliera di municipalità del Pdl, transitata ad inizio 2013 nell’Mpa nella speranza di una candidatura – aspirava «alla collocazione lavorativa del fidanzato e ne faceva esplicita richiesta a Toti Lombardo». La questione tuttavia non si concretizzò, così «da provocare un litigio che la portò a transitare nel movimento politico Articolo 4». Altri, invece, come il «collettore di voti» Gianfranco Francesco D’Aquino, fratello di Gaetano, pentito del clan Cappello, «si attivava per Fabio Mancuso, ex sindaco di Adrano e candidato del Partito dei siciliani, poi non eletto, alla Regione». 

Il cuore del processo resta tuttavia l’assunzione – avvenuta il 18 marzo 2013 – di Giuseppe Giuffrida alla Ipi srl, società che – insieme alla Oikos – dal 2010 si occupa del servizio di nettezza urbana a Catania. Ad attivarsi per il posto di lavoro, secondo la tesi dell’accusa, era stato proprio Ernesto Privitera, cercando un contatto «con tale Guarnaccia della Oikos». Questo suggerimento sarebbe arrivato «dal dipendente e consigliere comunale Rosario Trovato». Guarnaccia «era l’ultimo baluardo che dava l’ok per arrivare al patron Domenico Proto». Il binomio posti di lavoro-Oikos non sarebbe stata tuttavia una discussione isolata tra Privitera e Trovato: «I due – prosegue il testimone – parlavano anche di 40 assunzioni». Su questo punto però, come ha fatto emergere l’avvocato Mario Brancato, non c’è stata nessuna verifica da parte degli agenti così come sui possibili rapporti tra Proto e Lombardo. 

A monopolizzare la scena nel finale con una mossa a sorpresa è stato proprio Raffaele Lombardo che ha deciso – in accordo con il suo legale, l’avvocato Salvo Pace – di rendere alcune dichiarazioni spontanee. «Ernesto Privitera è con me dal 1970. Credo – prosegue l’ex presidente – che sia uno dei pochi casi, nel passaggio tra un’elezione e l’altra, in cui viene confermata un’appartenenza. Non c’è nessuna acquisizione». Lombardo torna poi sulle dichiarazioni di Gaetano D’Aquino, ex reggente dei Cappello poi pentitosi che, insieme a Vincenzo Pettinati, ha dato il via all’inchiesta sullo scambio di voti per le elezioni 2012-2013. «Conosco benissimo le dichiarazioni del collaboratore di giustizia che vengono ascoltate e richiamate nell’interrogatorio in questa sede e talvolta in altre sedi». Il riferimento di Lombardo è al processo per concorso esterno alla mafia in cui è stato condannato in primo grado a sei anni e otto mesi. «Nella sentenza – conclude l’ex governatore siciliano – le sue affermazioni vengono ritenute dal giudice Rizza inattendibili».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]