Domenica duemila tifosi gialloblu potranno sostenere la loro squadra nella gara contro l'Igea Virtus, prima in Eccellenza: «Vederne anche solo un quarto sarà un successo», spiega il primo cittadino Roberto Bonaccorsi. Sono due le tribune dell'impianto sportivo dichiarate nuovamente agibili. Risistemati bagni e spogliatoi
Giarre, stadio Regionale riapre dopo tre anni Sindaco ex calciatore: «Spesi 100mila euro»
Domenica riapre al pubblico lo stadio Regionale, anche se solo parzialmente. Lo storico impianto del Giarre Calcio, che negli anni ’90 ospitò la serie C e amichevoli di lusso come contro l’Inter, era rimasto chiuso per tre anni a causa dell’inagibilità di tutt’e quattro le tribune. Una buona notizia, per la città capitale delle incompiute. «Finalmente ridiamo il calcio alla nostra città», dice il sindaco Roberto Bonaccorsi, che in passato ha vestito la maglia gialloblu. Il Comune ha impegnato circa 100mila euro per risistemare i due settori laterali, Est e Ovest. Nei giorni scorsi è arrivato parere positivo per la disputa di gare a porte aperte, con una capienza limitata però a duemila spettatori.
Per ottenere il permesso alla riapertura dalla commissione di vigilanza sulla sicurezza, l’amministrazione ha impegnato fondi risparmiati dal bilancio: «Sono stati risistemati gli spogliatoi, i servizi igienici dei due settori laterali e compiuti altri lavori indispensabili per garantire la piena fruibilità degli spalti», spiega il sindaco giarrese. Uno dei due spazi riaperti, la gradinata non coperta, non aveva mai ricevuto l’agibilità dalla data della sua costruzione. «Abbiamo compiuto il primo passo verso la riapertura totale», aggiunge il primo cittadino. Un progetto che tuttavia non pare essere nel calendario delle urgenze: «Servono tanti soldi e le nostre casse non possono permetterselo, adesso. Quanto fatto è già più che sufficiente – aggiunge Bonaccorsi – Vedere lo stadio pieno per un quarto della capienza concessa sarebbe un successo».
Domenica alle 15 i tifosi del Giarre potranno tornare a sostenere la propria squadra, che sarà impegnata nella sfida contro la capolista del girone B di Eccellenza, l’Igea Virtus. Un incontro tra formazioni blasonate, decadute dal calcio professionistico alle serie minori. Tra gli spettatori promette di esserci anche il sindaco, che in passato ha giocato in maglia gialloblu: «Ho smesso dopo la laurea, a 26 anni, nel 1984. Ricordo quando ancora giovanissimo segnai la rete della promozione in mezzo al tripudio del Regionale». Negli ultimi tre anni quelle tribune sono rimaste quasi vuote: «Le società di calcio hanno fatto sacrifici enormi per sostenere le spese e dovere rinunciare pure agli introiti provenienti dal botteghino – continua Bonaccorsi – Giocare senza pubblico è come guardare un film muto. Incide tantissimo sull’entusiasmo dei calciatori».
Ormai mancano poche partite alla fine dei campionati. Sul campo del Regionale giocano quattro formazioni locali: l’Asd Giarre Calcio (Eccellenza), Fcd Giarre Calcio (seconda categoria), Giarrese (Uisp) e Città di Giarre (Giovanile). E tutte hanno affrontato finora gli stessi problemi, specie durante le giornate di pioggia: «Gli spogliatoi si allagavano ed eravamo costretti ad accogliere le squadre ospiti in condizioni imbarazzanti oltre che pericolose», spiegano dall’Fcd Giarre Calcio. Gli interventi del Comune permettono adesso di programmare il futuro: «Valuteremo se investire su questa struttura o meno – continuano – Un’idea potrebbe essere riseminare il terreno da gioco in modo da migliorare il manto». Ma ancora è tutto solo un progetto: «Da parte nostra c’è tanta voglia di andare avanti e di migliorarci», concludono.