La polizia municipale di Catania, in queste ore, è impegnata a chiarire la ricostruzione dei fatti fornita dal giovane, Giovanni Querulo, di 19 anni. Il ragazzo ha raccontato che lui e il padre sono rimasti coinvolti in un incidente stradale ma «qualcosa non convincerebbe», dicono gli inquirenti. In aggiornamento
Padre e figlio forse coinvolti in incidente stradale Morto il genitore, indagini per «chiarire dinamica»
«Le indagini sono ancora in corso, gli agenti stanno cercando di chiarire l’esatta dinamica dei fatti perché qualcosa non convincerebbe». È cauto il comandante della polizia municipale di Catania Pietro Belfiore su un episodio al vaglio dei suoi uomini. A interessare gli inquirenti è un presunto incidente stradale che si sarebbe verificato la notte scorsa e che avrebbe registrato la morte di una persona e il ferimento di un’altra, padre e figlio. Il giovane ha raccontato che lui e il genitore sarebbero stati investiti mentre erano in sella a uno scooter. Ma la ricostruzione non convince la polizia municipale etnea, che ha avviato un’indagine sul caso.
Il giovane – Giovanni Querulo, di 19 anni – ha riportato diverse escoriazioni e un trauma al ginocchio, mentre il padre – Mario Querulo, di 53 anni – è deceduto. Pare che l’obitorio dell’ospedale Vittorio Emanuele dove è stata trasferita la salma sia stato raggiunto in mattinata dai familiari e dagli amici della vittima in preda alla disperazione. Querulo Jr è stato già dimesso dal nosocomio ma il suo racconto presenterebbe lacune e contraddizioni. Pare infatti che il mezzo non sia stato trovato e non è ancora chiaro come i due abbiano raggiunto il pronto soccorso.
Mario Querulo è un nome noto alla cronaca cittadina. Il figlio Nico il 7 aprile del 1998 rimase cieco dopo essere stato colpito accidentalmente agli occhi durante un agguato di mafia nel quartiere di San Cristoforo. Nella sparatoria venne assassinato Angelo Castorina e ferito Orazio Signorelli.