Le promesse del sindaco Enzo Bianco per il 2017 Dalla metro al San Marco, tra novità e arretrati

È una città più attenta al sociale, con una moltiplicazione degli spazi dedicati al verde e alla cultura, in un territorio dove si vuole decongestionare il traffico e abbellire gli slarghi. Sono questi alcuni degli argomenti della personale Catania che vorrei del sindaco Enzo Bianco per l’anno 2017. Tra la lista degli interventi già compiuti e degli obiettivi centrati, trovano spazio molte cose ancora da fare. Alcune con date più o meno certe e altre meno definite. Su tutte pendono le promesse di un’amministrazione che ha superato il giro di boa della metà del mandato. 

Il Comune conta di completare presto la cosiddetta Carta dei servizi, una guida precisa da fornire ai cittadini. Il documento – che permetterebbe un accesso più snello alla burocrazia – ha incassato l’approvazione della giunta per le linee guida. Ma si attende ancora il vaglio del Consiglio e quindi l’adozione finale. Sempre in materia di promesse, ci sono le aperture delle nuove stazioni della metropolitana. Alla fruizione della fermata Stesicoro – tra le polemiche e ancora da completare, soprattutto negli arredi – dovrebbero seguire entro la metà del 2017 Milo, Cibali, San Nullo e Nesima di Borgo-Nesima

Quest’anno dovrebbe arrivare a buon punto la riqualificazione del Palazzo di Cemento di Librino. Lì dovrebbero trovare sede 96 alloggi popolari, per tamponare il problema dell’emergenza abitativa, e alcuni uffici pubblici. Ancora protagonista il popoloso rione a Sud del capoluogo etneo dove si conta di avviare il progetto Spina verde e la riqualificazione del teatro Moncada. Entrambi, secondo la comunicazione ufficiale dell’ente datata allo scorso novembre, «stanno per partire». Per cui entro il nuovo anno dovrebbero essere visibili i primi risultati. Nodo al fazzoletto per la realizzazione della bretella di via Castorina-Giuffrida (opera ideata per smaltire il traffico che si crea nei pressi del tondo Gioeni). L’infrastruttura dovrebbe essere fruibile «entro l’estate». Entro la primavera, dovrebbe vedere luce anche la sistemazione a verde con fontana artistica là dove prima c’è il chiacchierato ponte.

E ancora, in materia di opere pubbliche i catanesi possono aspettarsi la consegna dell’ospedale San Marco (prevista per febbraio) e il consolidamento e adeguamento antisismico del 50 per cento degli edifici entro giugno. Un progetto, quest’ultimo, finanziato con tre milioni di euro destinati a fondo perduto al Comune di Catania da parte del governo centrale. In materia di edilizia scolastica, è prevista entro la fine dell’anno la ristrutturazione dell’istituto comprensivo Fontanarossa di contrada Codavolpe a Vaccarizzo. Nella lista delle cose da fare pure l’assegnazione degli orti sociali finanziati con i fondi del Patto per Catania

Grande ritorno per il regolamento dei dehors per gli esercizi pubblici del centro storico. Un documento atteso da anni che, secondo il neo-assessore alle Attività produttive Nuccio Lombardo, sarà pronto per passare al vaglio del Consiglio comunale entro i primi mesi dell’anno. In un 2017 in cui, tra le polemiche passate, l’amministrazione ha annunciato di volere aprire in città una succursale del Museo egizio di Torino al Convento dei Crociferi (in restaurazione). La volontà del Comune, in questo caso, è condita dalla benedizione del ministro Dario Franceschini. Ma per l’apertura bisognerà attendere il completamento dei lavori – ormai prossimo – nella struttura che ospiterà la collezione. E, per concludere, secondo l’ebook pubblicato di recente dall’ente «alla fine del 2017 il risparmio grazie al piano di rimodulazione sugli affitti passivi raggiungerà i cinque milioni di euro».

Per l’inizio del nuovo anno è previsto il censimento degli stalli della Fera ‘o luni e della Pescheria e la presentazione al Consiglio comunale di Catania del regolamento delle aree mercatali. Da definire sono i tempi legati a corso Martiri della Libertà. Un intervento che, mano alle cronache, potrà contare sul progetto di recupero urbanistico del rione firmato dall’architetto Mario Cucinella.


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