Cose fatte da Bianco, la replica di Porto alla verifica «Avete una visione di parte». La redazione risponde

Che cos’ha fatto la redazione di MeridioNews per la vigilia di Natale? La risposta viene dal consigliere comunale, capogruppo di Con Bianco per Catania, Alessandro Porto. Che in una lettera risponde alla verifica delle 222 cose fatte dal sindaco Enzo Bianco da luglio 2015 a giugno 2016. «Sono molto contento che una larga parte della redazione – sei persone – abbia dedicato l’intera vigilia a leggere la pubblicazione», scrive Porto che, come ci ha confermato telefonicamente, per il fact checking del fact checking ha impiegato l’intera giornata del 27. Per noi, in realtà, è stato più facile: scriviamo della città ogni giorno e molti dei punti citati li conoscevamo già. Per questo lo rassicuriamo: da parenti e amici eravamo puntuali già al momento dell’aperitivo. 

Sono «meno contento – prosegue il consigliere – del palese sforzo di interpretare, o stravolgere?, la realtà fino a giungere alla conclusione che, dall’elenco delle 222 cose fatte nell’ultimo anno, se ne sarebbero dovute eliminare ben 82». Il tutto con «l’immancabile infografica che rappresenta la moderna versione dello specchietto per le allodole», secondo Porto. A essere contestato dal consigliere è il metodo seguito dalla redazione, frutto di «una visione fortemente di parte della realtà». Eppure, come già scritto, abbiamo scelto di non dare un giudizio di merito ai punti citati dal sindaco purché realmente verificabili: che si tratti di cambiare le lampadine a palazzo degli Elefanti o sostituire i cavi di rame rubati a Librino, per citare due operazioni che il consigliere rivendica nella sua lettera e che noi abbiamo lasciato al loro posto, tra le cose fatte. Il giudizio sul grado di ordinarietà o utilità spetta ai cittadini e non a noi. La redazione, in modo quasi chirurgico, si è limitata a una conta delle cose che non sono dovute all’intervento sindaco (le cose altrui); già menzionate negli elenchi degli anni precedenti (le cose riciclate); che rientrano nel novero delle promesse o degli obiettivi mancati (le cose non ancora fatte); fatte ma, nel tempo, cambiate in peggio (le cose disfatte).

«Se saltasse il concertone di Capodanno cosa accadrebbe? Oppure se un’edizione di Etna Comics o del Pop up market non si tenesse, cosa scrivereste?». La risposta è semplice e sta nell’operato quotidiano di questo giornale. Ne parleremmo, ascoltando tutte le voci e spiegando i perché. Il consigliere Porto cita poi Corso dei Martiri, che abbiamo posizionato tra le cose non (ancora) fatte. «Secondo voi, i cittadini non dovrebbero essere informati degli stati di avanzamento di un progetto così importante per la città». Ma era stato lo stesso primo cittadino a dire, al punto 186 dell’ebook dell’anno scorso, che i lavori «per le opere di primaria urbanizzazione dovrebbero partire entro l’anno». Cioè entro il 2016. E invece, a oggi, tra le cose fatte c’è una delle tante conferenze dei servizi propedeutiche al progetto definitivo.

«Quanto agli adeguamenti sismici che date per non ancora partiti, in realtà lo sono», corregge ancora Porto. Né noi né il primo cittadino, per la verità, parliamo di adeguamenti effettivi. Ma di contributi per gli adeguamenti. Che per il 2016 non sono ancora stati assegnati, come confermato a MeridioNews dall’assessore ai Lavori pubblici Luigi Bosco. Poiché sono vincolati alla pubblicazione delle linee guida per l’aggiudicazione da parte del governo nazionale, cosa non ancora avvenuta. «Si parla dei contributi dell’anno scorso – dice Bosco – Vengono erogati ogni anno». A ulteriore correzione, precisiamo che si tratta dell’annualità 2014. E che, essendo un avviso pubblico periodico, può essere inserita tra le cose riciclate

Ma il consigliere comunale aggiunge un’altra verifica, quella sulla realizzazione del ricovero per i senzatetto al Villaggio Dusmet: «L’annuncio riguarda la cessione di un locale alla parrocchia», puntualizza. La smentita, stavolta, arriva direttamente dal parroco, della cui buona fede non si può certo dubitare. «Nel 2015 è stata fatta una delibera per darci un immobile, ma da un anno aspettiamo di essere chiamati per firmare il contratto – spiega padre Orazio Bonaccorsi -. tempi di un’amministrazione pubblica sono quelli che sono». Un’altra cosa, insomma, che per essere dichiarata come fatta e finita ha ancora bisogno di tempo.

«A farvi le pulci come voi le fate ad altri ci sarebbe davvero da divertirsi», prosegue il componente del senato cittadino. E sulla nostra verifica conclude che si tratta di «un’occasione perduta». Da parte nostra, ringraziamo il consigliere comunale Porto e lo invitiamo a non trattenersi nell’aprire stimolanti dibattiti come questo. Che adesso ci dà anche l’occasione per spiegare di seguito gli 82 punti che abbiamo eliminato e perché

Cose non (ancora) fatte: 6

331: Riqualificazione di corso Martiri della Libertà.

335: Assegnazione dei contributi per l’adeguamento sismico degli edifici.

357: Apertura di una mensa e di un ricovero per senzatetto al Villaggio Dusmet.

372: Censimento degli stalli della Fera ‘o luni e della Pescheria. Avrebbe dovuto concludersi questo autunno, ma così non è stato. E l’assessore alle Attività produttive Nuccio Lombardo spiega che forse finirà all’inizio del 2017. Successivamente bisognerà provvedere all’assegnazione degli stalli regolari: la delibera dovrà passare prima dalla giunta e poi dal consiglio comunale.

391: Interventi di riqualificazione dell’area compresa tra il Porto e la Stazione. In realtà il ministero delle Infrastrutture ha trasferito al Comune diversi anni fa oltre due milioni di euro. Dei quali però sono stati spesi quasi 500mila euro. Rimangono quindi un milione e 500mila euro ancora da usare. La delibera approvata dalla giunta riguarda l’uso di questi soldi, che serviranno per i progetti che poi dovranno essere approvati e che, dopo ancora, dovrebbero portare agli interventi di riqualificazione.

477: Progetto BelliniInRete. Il protocollo che prevede una migliore fruizione del museo Belliniano è stato siglato con Cnr, Unict, fondazione Bellini e Centro di documentazione per gli studi belliniani ma l’archivio digitale non è stato ancora realizzato.

Cose riciclate: 32

403: Potenziamento degli asili nido nonostante le difficoltà. Sono i punti 145, 146 e 147 dell’ebook del 2015.

423: Catania accoglie i migranti. È il punto 156 dell’ebook del 2015.

342: Il Cunes (Coordinamento dei Comuni Unesco di Sicilia) e l’iscrizione dell’itinerario arabo-normanno di Palermo. Nel 2016 viene inaugurata la sede, così il Cunes «prosegue la sua attività. L’ultima novità – si legge nell’ebook del 2016 – è l’iscrizione dell’itinerario arabo-normanno palermitano nella World Heritage list». È il punto 166 dell’ebook del 2015.

344: Piano di utilizzo del demanio marittimo. Il Pudm era in dirittura d’arrivo – ne dava comunicazione l’ufficio stampa del Comune – già ad aprile 2015. 

355: Iniziativa Municipio aperto. È il punto 142 dell’ebook del 2015. 

358: Assegnazione di una sede all’orchestra infantile Falcone-Borsellino. Deliberata a novembre 2015, è il punto 141 dell’ebook del 2015.

370: Impiego dei detenuti in lavori di pubblica utilità, per una convenzione stipulata nel 2015.

373: Individuazione di nuove aree per i mercati. Vari punti dell’ebook del 2015. 

374: Mercatini di Natale all’aperto, anche questi autorizzati nel 2015. 

376: Fiera dei Morti al parcheggio Fontanarossa. Punto 199 dell’ebook del 2015.

377: Avvio dei cosiddetti caffè concerto. Punto 229 dell’ebook del 2015. 

382: Apertura del parco Fenoglietti, avvenuta nel 2015. Ma che potrebbe rientrare anche tra le cose disfatte, per via degli atti vandalici subiti dall’area e denunciati dal presidente della circoscrizione Orazio Serrano.

392: Riqualificazione di San Berillo con intitolazione di una piazza alla scrittrice Goliarda Sapienza. Punto 326 dell’ebook del 2015.

394: Nascita de La fabbrica del decoro ed elezione di Renato Camarda alla presidenza. Quest’ultimo è un dato nuovo, ma La fabbrica del decoro è il punto 143 dell’ebook del 2015.

397: I murales, tra i quali quello di Vhils, sui silos del Porto. I murales erano il punto 251 dell’ebook del 2015. Quello più grande (di Vhils, appunto) era previsto sin dall’inizio.

404: Avvio dei centri diurni per gli anziani. Punto 145 dell’ebook del 2015.

413: Tavoli tematici sul Sociale. Citati più e più volte negli anni.

416: Protocollo d’intesa con associazioni che si occupano di volontariato agli anziani. Come il punto precedente.

435: Installazione di impianti fotovoltaici in otto scuole di Catania. Un progetto che risale al 2013 e che era stato promosso dall’ex sindaco Raffaele Stancanelli.

438: Sistemazione degli argini del torrente Acquicella. Punto 214 dell’ebook del 2015.

441: Controlli antisismici in alcuni edifici scolastici. Punti 208-211 dell’ebook del 2015.

424: La città ospita l’agenzia Frontex. Punto 155 dell’ebook del 2015.

444: Aumento delle iscrizioni nelle scuole della sesta circoscrizione etnea, grazie all’apertura dei due istituti superiori. Punto 169 dell’ebook del 2015.

445-446: Avvio di progetti educativi per i genitori degli alunni delle scuole per l’infanzia. Si tratta di offerte formative che vengono realizzate ogni anno.

479: Catania aderisce alla manifestazione Il maggio dei libri. Cosa che si ripete da anni e che è al punto 245 dell’ebook dell’anno prima.

480: Lo stand del Comune di Catania al Salone del libro di Torino. Che si è fatto anche a maggio 2015, tanto da essersi guadagnato il posto 246 nell’ebook dell’anno 2015.

484: Capodanno in piazza Duomo. Anche questo è un evento che si ripete puntualmente.

485: Nuova organizzazione per la festa di Sant’Agata. Punto 249 dell’ebook del 2015.

486: Pop up market. Punto 254 dell’ebook del 2015.

488: EtnaComics diventa la quarta manifestazione italiana nel suo genere per numero di visitatori. Punto 253 dell’ebook del 2015.

489: Programma di eventi Estate in città. Come ogni anno.

520: Piano sugli affitti passivi. Punto 250 dell’ebook del 2015.

Cose altrui: 28

329: L’Enel inserisce Catania nel progetto per la banda ultralarga.

332: Vengono assunti 102 disoccupati, ex lavoratori di Cesame e di Multiservizi, ed ex operatori ecologici.

334: I lavoratori della cooperativa Cesame riprendono l’attività con il finanziamento della Regione e con i capitali dei soci-dipendenti

338: Protocollo d’intesa con l’Istituto nautico e con la ditta Grimaldi lines per avviare stage studenteschi. Si tratta dell’alternanza scuola-lavoro, già partita, e gestita per intero dall’istituto scolastico superiore con l’azienda.

340: Assegnazione della candelora d’oro a Rossella Fiamingo per le medaglie olimpiche

341: Catania città metropolitana. È anche riciclata: è il punto 167 dell’ebook del 2015.

362: Inaugurazione della cittadella della Salute. Realizzata dall’Asp di Catania.

363: Insieme per la meta coi Briganti di Librino. La squadra già in quei giorni aveva preso le distanze dalla presenza del sindaco di Catania alla manifestazione sportiva.

365: Un concorso di architettura nazionale organizzato da Confcooperative al quale hanno partecipato professionisti catanesi.

366: Nasce la Fabbrica del Riuso in collaborazione con Arci e con l’associazione Manitese.

369: Il sindaco Enzo Bianco ringrazia i marines di Sigonella e gli studenti di un’associazione che raccolgono la spazzatura dal lungomare. Si tratta, inoltre, di una cosa riciclata: era al punto 127 dell’ebook del 2015.

371: I ragazzi delle scuole descrivono la Catania che vorrebbero.

387: L’Accademia di Belle Arti ripristina il murales di Candido Cannavò che era stato danneggiato. Potrebbe rientrare anche tra le cose disfatte, proprio per i vandalismi subiti.

396: Secondo la piattaforma eDreams Catania è una delle città più prenotate come meta per viaggi.

401: Successo della stagione croceristica (anche cosa riciclata, perché al punto 228 dell’ebook del 2015).

427: Presenza di associazioni che soccorrono i migranti arrivati al Porto di Catania. Che, in ogni caso, rientra anche tra le cose riciclate.

429: Progetto Centro Hub Catania presentato a New York. Il progetto in realtà è di Occam (Observatory for cultural and audiovisual communication), ente affiliato all’Onu. Occam ha individuato quale responsabile del progetto e-Med-Med Francesco Santocono, consulente per le politiche sanitarie del sindaco. 

450: Sportelli di ascolto psicologico nelle scuole.

454: Attività di doposcuola nelle scuole.

458: Concorso del Teatro Stabile di Catania La fabbrica della Pace.

497: Multe per chi parcheggia in sosta vietata e per chi non ha l’assicurazione.

499-500: Multe ai commercianti abusivi.

501: L’amministrazione avvia una battaglia contro i parcheggiatori abusivi. E ne arresta uno.

502: Borseggiatori in manette.

508: Quadrangolare mondiale di pallavolo in città.

514: La Circumetnea dona alcune palme.

527: Ricorso Comune di Catania-Immobiliare Alcalà per la cementificazione del Lungomare. Il ricorso era stato presentato dalla società Immobiliare Alcalà, e i giudici hanno deciso di non accoglierlo.

Cose disfatte: 13

328: Partneriato istituzionale del Pon Metro, fermo.

337: Visita del sindaco ai lavoratori di Antenna Sicilia, che poi non si sono salvati.

339: Visite dei ministri del governo di Matteo Renzi, poi caduto.

378: Ristrutturazione del chiosco della musica, vandalizzato diverse volte.

379: Riqualificazione di piazza Aldo Moro, avvenuta nel 2015 e seguita da polemica degli amanti del basket.

383: Soldi spesi per gli atti vandalici nei palazzetti dello Sport (in cui però manca la videosorveglianza).

398: Convenzione con Regione Siciliana, Università e Curia per la gestione dei beni culturali: delibera approvata ma taglio dei fondi da parte di Palazzo d’Orleans con l’approvazione dell’ultima finanziaria.

400: Infopoint per turisti al Porto di Catania, che ha chiesto e ottenuto lo scioglimento del contratto d’affitto.

402: Il logo di Catania, criticato a livello nazionale.

403: Potenziamento degli asili nido nonostante le difficoltà. Ma le difficoltà sono anche quelle di lavoratrici e lavoratori ausiliari, che periodicamente devono fare i conti con i ritardi nel pagamento degli stipendi.

532: Servizio di certificazione anagrafe online. Funziona con due modalità. La prima richiede l’invio di una email per richiedere nome utente e password. Di solito il Comune risponde in giornata. Il secondo richiede solo la tessera sanitaria, ma anche della dotazione tecnica nei computer non a disposizione o alla portata di tutti: serve un lettore di smartcard dove inserire la tessera sanitaria, l’installazione di un software apposito e l’abilitazione dalle impostazioni del browser di java. Il servizio, inoltre, fornisce certificati solo per i cittadini nati dopo il 1966. 

536: Informatizzazione dei servizi del Welfare. Tramite un portale online del quale per un periodo non è stato rinnovato il dominio internet.

513: L’assessorato al Verde avvia uno screening di tutti gli alberi che però non ha dato risultati importanti, a parte l’abbattimento di alcuni alberi.

Cose che ne valgono una, ripetute più volte: 4

524-523: Regolamento sulle affissioni pubbliche.

345-346: Piano d’ambito e bando per la raccolta differenziata.

356-414: La Casa dei catanesi e il centro territoriale di quartiere a Monte Po, entrambe nello stesso posto, in due piani diversi.

503-504: Affidamento della gestione di alcuni campi sportivi ad associazioni.


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