Cadono le accuse di falso ideologico e falsificazione dei bilanci comunali degli anni 2009-2011 nei confronti dell'ex primo cittadino, alcuni ex assessori e dirigenti del Comune di Catania. Nella decisione del gup Alessandro Ricciardolo sono coinvolti anche Roberto Bonaccorsi, Gaetano Riva e Giorgio Santonocito
Bilanci falsi, prosciolti ex sindaco Stancanelli e i suoi «Io sempre stato sicuro di avere fatto mio dovere»
«La notizia non mi stupisce, sapevo che sarebbe andata così perché ho sempre avuto la coscienza di avere fatto il mio dovere di amministratore rispettoso delle leggi». È cosi che Raffaele Stancanelli commenta l’assoluzione per sé e per gli altri sei imputati, ex amministratori e dirigenti del Comune di Catania, che erano stati accusati di falso ideologico e falsificazione dei bilanci comunali degli anni 2009–2011. Non ci sarà dunque alcun processo a carico dell’ex sindaco del capoluogo etneo.
A deciderlo è stato il giudice per le udienze preliminari Alessandro Ricciardolo che ha assolto anche l’ex ragioniere generale Giorgio Santonocito, oggi direttore generale dell’ospedale Garibaldi, che aveva fatto ricorso al rito abbreviato, e prosciolto gli ex assessori al Bilancio Roberto Bonaccorsi e Gaetano Riva, e i dirigenti comunali Alessandro Mangani, all’epoca comandante della Polizia municipale, e Pietro Belfiore, attuale vertice dei vigili urbani e per un anno direttore della Ragioneria.
«Per me questo è un momento di soddisfazione e il coronamento del nostro percorso di lavoro al Comune – spiega Giorgio Santonocito a MeridioNews – Sono stati cinque anni di grandi difficoltà ma sempre sotto il controllo attento e doveroso della Corte dei conti, e dei ministeri competenti». Un’attività che, secondo il manager, sarebbe stata ora certificata dal passaggio in tribunale. «C’è stato poi questo step penale – continua – che ho vissuto con ansia, com’è normale dal punto di vista umano, ma serenamente come ulteriore fase di monitoraggio del nostro operato».
«La sentenza del resto – conclude Santonocito – dimostra che la nostra azione è sempre fedele alla norma e cristallina, pur nelle mille difficoltà degli enti locali. La giustizia funziona e un plauso va alla magistratura che in un procedimento cosi complesso è riuscita a districarsi tra mille difficoltà contabili». La procura della Repubblica, per i sei oggi prosciolti aveva chiesto il rinvio a giudizio e, contemporaneamente, l’archiviazione per altri 13 dirigenti comunali indagati.