Centro popolare, Consiglio spopolato

L’Antico Corso è in evidenti condizioni di degrado ambientale, pur presentando la più alta concentrazione di beni e siti archeologici e architettonici della città. In questo contesto si inserivano le attività del Centro Popolare Experia che «costituiscono una perdita enorme per i cittadini e soprattutto per i bambini del quartiere».

Con queste motivazioni il Partito Democratico ha invitato il consiglio comunale di Catania, riunitosi ieri sera in seduta straordinaria, a sottoscrivere un ordine del giorno nel quale si chiedeva al sindaco e alla giunta una approfondita pianificazione urbanistica della zona, un piano di tutela delle piccole attività artigianali e commerciali del rione, e la restituzione dei locali dell’Experia, dopo la loro messa in sicurezza, alle associazioni che le gestivano in precedenza.

«Costringere il consiglio comunale ad una farsa del genere per parlare in maniera particolaristica di una sola realtà di Catania, svincolandola dal contesto, è scorretto e sterile. Nonché inutile e ridicolo», ha esordito Giacomo Bellavia, PDL, durante il suo intervento, poco dopo l’inizio della seduta.

«Quest’assemblea è un’occasione mancata», ha proseguito, «poiché alle spalle non c’è stata nessuna preparazione delle argomentazioni. Bisogna parlare dell’argomento del consiglio di stasera, l’Antico Corso, e non di quello che l’opposizione ha voluto inserire con l’inganno, l’Experia. In quel quartiere ci sono diverse sacche d’illegalità, non soltanto quelle causate da alcuni individui che occupavano abusivamente immobili pubblici e privati».

Secondo Gemma Lo Presti, La Destra – Alleanza Siciliana, «attenersi all’ordine del giorno significa parlare dell’Experia, che è stato uno spunto per discutere non soltanto di un angolo di città, ma anche di socialità. E per capire, inoltre, quali sono i progetti dell’amministrazione a breve, medio e lungo termine per l’Antico Corso». Perché partendo da un caso specifico «si risolvono le problematiche di tutta Catania».

Se, quindi, le posizioni del Partito Democratico e del gruppo La Destra – Alleanza Siciliana si sono trovate, nei fatti, a coincidere, quelle del Popolo delle Libertà si sono assestate su una più ferma opposizione. Riqualificare il quartiere e creare spazi d’aggregazione giovanile sono stati due punti fermi, temi caldi per i quali non si è riusciti a trovare una soluzione.

La proposta di Puccio La Rosa, PDL, ha avuto come interlocutore preferenziale l’assessore ai BB. CC. Fabio Fatuzzo, con delega all’Università: «Perché non chiedere al Rettore che, nel pomeriggio, metta a disposizione alcune aule dell’ex Monastero dei Benedettini affinché lì si svolga il doposcuola o si creino occasioni di socialità?».

Naturalmente, i bambini e i volontari dovrebbero poi controllare che quelle stesse aule siano in ordine, ché il personale predisposto non ci sarebbe, visto che soldi per pagargli gli stipendi ordinari non ce ne sono, figurarsi per quelli straordinari. «Ma l’Experia era uno spazio sociale che, da diciassette anni, svolgeva un’opera meritoria», ha spiegato Rosario D’Agata, PD. «Se la burocrazia impedisse che i giovani ex occupanti riottengano gli stessi locali, che l’amministrazione ne trovi di nuovi, dalle stesse parti».

«Un tempo era la gente che si lamentava e che chiedeva la chiusura dei centri sociali», ha ricordato il consigliere Lanfranco Zappalà, in area PD. «L’Experia è il caso contrario. Non ci sono mai entrato, non conosco nessuno dei ragazzi che lo frequentavano, ma ho sempre saputo che la loro era una bella realtà. Si fa tanto parlare di aggregazione giovanile. Bene, discutendo di quel centro popolare stiamo centrando l’argomento. E per quanto riguarda il quartiere, be’, ci sono dieci municipalità: propongo che si facciano dieci consigli comunali, quartiere per quartiere. E’ così che si conosce la città e che si scoprono i suoi problemi».

Ma i problemi stanno davvero soltanto nei quartieri? «Quarantacinque sedie e quindici presenti. Emerge nella sua drammatica responsabilità politica l’assenza di interesse dell’amministrazione comunale rispetto ai cittadini. E’ questo il problema», ha chiarito, accalorandosi, Nello Musumeci. «Senza farci illusioni: questa seduta è deserta, non arriveremo a niente. Mi vergogno dell’idea che si debba parlare qui dell’Antico Corso, perché non c’è nessuno che non sappia quali sono le sue condizioni. Nessuno. E facciamo finta di scoprirlo adesso. Peraltro, senza che ci sia una pianificazione urbanistica al riguardo. Sappiamo qual è quella di Corso Martiri della Libertà, dove sono i palazzinari a dettare legge, ma non abbiamo idea di quale sia quella del centro storico».

E’ stato sempre Musumeci a sollevare un altro quesito: «Qual è il potere dei consigli di quartiere? Perché non sono in grado, ancora, di operare com’è nel loro diritto?». Il presidente della I municipalità, Carmelo Coppolino, non è riuscito a rispondere: «Abbiamo più volte instaurato un dialogo con l’Università affinché rivedesse la sua politica immobiliare, ma non abbiamo avuto la dovuta attenzione dall’amministrazione centrale. Dovremmo essere il tramite tra il Comune e la gente, ma non sempre possiamo esserlo. Le risorse per andare avanti sono nei quartieri. L’Experia era parte della nostra».

Dopo più di tre ore di interventi, la seduta è stata sciolta, al termine di un conciliante intervento dell’assessore Fatuzzo, che ha parlato di legalità e dialogo. L’ordine del giorno è stato votato, inutilmente, vista l’assenza del numero legale minimo di consiglieri presenti. Aveva ragione Musumeci: non si è arrivati a niente.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]