Porto, Capitaneria smentisce il Comune su ciclisti «Non c’è nessuna autorizzazione, solo la richiesta»

«Nel periodo estivo sarà possibile attraversare in bicicletta lo spazio del porto di Catania per raggiungere più facilmente dalla città i lidi della Plaia». Ad annunciarlo, solo due giorni fa, era stato il sindaco Enzo Bianco, con una nota inviata a tutte le redazioni, dove spiegava di aver posto la questione «al contrammiraglio Nunzio Martello, direttore marittimo della Sicilia orientale». «Quest’ultimo, accogliendo la richiesta del primo cittadino – si legge all’interno del comunicato –  ha dato disposizioni per consentire il passaggio dei ciclisti nel periodo tra il 15 giugno e il 15 settembre». Una precisazione che, però, viene di fatto smentita dallo stesso Nunzio Martello, comandante della Guardia costiera di Catania che, a MeridioNews, ha spiegato i dettagli della vicenda, chiarendo che la possibilità del passaggio è soltanto «una richiesta» da valutare «con molta attenzione». Nulla di già operativo dunque, contrariamente a quanto spiegato dall’amministrazione. 

«Il Comune non può dare istruzioni all’autorità portuale o alla Capitaneria – spiega il comandante – è stata fatta solo una richiesta che attualmente deve essere valutata con le dovute assunzioni di responsabilità da parte di chi autorizza il transito perché, in quella zona, il passaggio è molto pericoloso. Si tratta infatti di una zona operativa che è disciplinata allo stesso modo di un aeroporto». «Abbiamo già disposto l’apertura di una parte del porto alla città e la sera, come possono vedere tutti, c’è tantissima gente – chiarisce l’ufficiale – Ma quella in questione è una zona soggetta a particolari controlli, non è una pista ciclabile». 

A sollevare la questione era stato Alessio Marchetti del gruppo Ruote libere che, questa mattina, entrando dal varco di via Dusmet ha provato a oltrepassare la barra che attualmente regola il passaggio dei mezzi verso l’area del cosiddetto porto vecchio, ovvero la parte commerciale dove è stata costruita la nuova darsena. «Io e un mio amico volevamo raggiungere i lidi con la nostra bici ma il vigilantes ci ha bloccato e ci ha detto che non potevamo – spiega a MeridioNews – Un ciclista ha chiesto di passare a piedi e anche questo è stato negato. Per questo motivo – conclude – ha deciso di sporgere denuncia alla Capitaneria di porto». All’interno del testo della denuncia, oltre alla descrizione dei fatti, il ciclista ha chiesto di: «Aprire un passaggio per pedoni e ciclisti dell’ampiezza di 1,5 metri, così come previsto dalle leggi regionali, nazionali e internazionali».

Dal giorno della cosiddetta apertura del porto alla città, con l’abbattimento di parte del muro di cinta che separava la via Dusmet dal demanio dello Stato, di fatto l’ingresso principale dello scalo è sempre aperto, di notte e di giorno. Gli unici giorni in cui l’accesso con i mezzi è vietato, come spiega lo stesso Martello, sono il venerdì, il sabato e la domenica, a causa dell’eccessiva affluenza di persone che frequentano i locali commerciali all’interno. «Abbiamo disposto la presenza di un vigilantes solo nel weekend perché purtroppo la gente che veniva all’interno posteggiava in modo selvaggio creando problemi di sicurezza e di decoro – chiarisce Martello – Il porto è comunque aperto ma ovviamente non possiamo fare un tappeto di macchine. Se c’è troppa confusione non può neanche passare un ambulanza – conclude – per questo abbiamo pensato a una sorta di filtro per limitare nei giorni in cui si infittisce la presenza degli avventori dei diversi bar e della discoteca».


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