Etna bar, le presunte irregolarità per la chiusura Dalle verande abusive ai contributi mai versati

Con un decreto di cessazione attività disposto oggi pomeriggio dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale di Catania, la magistratura ha imposto la chiusura dell’Etna Bar di via Galermo 338. Una decisione che arriva pochi mesi dopo il sequestro dovuto ai presunti collegamenti della società di gestione, la World games srl, con Cosimo Tudisco. Pregiudicato, già in carcere, secondo gli inquirenti uomo vicino alla cosca mafiosa CappelloBonaccorsi per conto della quale avrebbe gestito gli affari tramite due teste di legno. Tra queste anche la compagna Rosaria Lanzafame, classe 1990. All’interno dell’assetto societario dell’impresa, fino al 2014, c’era pure il consigliere comunale Francesco Petrina, estraneo alle indagini.

A motivare il provvedimento giudiziario alcuni accertamenti effettuati dall’amministrazione giudiziaria che, dal momento del suo arrivo, avrebbe aperto un vero e proprio vaso di Pandora fatto di irregolarità di diversa natura. Prima di tutto alcune attività all’interno dell’edificio – in particolare la ludoteca per bambini e la sala ricevimenti – sarebbero state svolte dai titolari senza la regolare autorizzazione e in spazi costruiti in modo abusivo. Per i quali, una volta finiti i lavori, era stata richiesta una sorta sanatoria che, però, non è mai arrivata al suo punto d’arrivo. Sembrerebbe infatti che l’unica zona dove era possibile svolgere attività commerciali fosse quella del piano terra, perché i piani superiori non sarebbero stati adeguati alla normativa antincendio. A mancare, sostanzialmente, erano le scale d’emergenza. Un dato preoccupante, considerata, tra l’altro, la presenza di bambini all’interno dello spazio dedicato ai giochiMa c’è di più.

I tecnici avrebbero riscontrato anche una diversità nella posizione degli arredi e delle attrezzature interne rispetto a quella autorizzata dall’ufficiale sanitario. Anche rispetto alla rivendita di tabacchi, poi, ci sarebbero state delle irregolarità: oltre alla mancanza delle licenze di vendita rilasciate dal monopolio di Stato, la società che avrebbe dovuto occuparsene – e che sarebbe stata solo formalmente intestata a Paolo Torrisi per conto di Tudisco – sarebbe risultata inattiva da mesi. All’arrivo del tribunale, comunque, la vendita delle sigarette è stata subito interrotta

La storia dell’edificio, la cui costruzione risale agli anni Cinquanta, sembra essere basata su diversi abusi edilizi che affondano le radici nei Sessanta. Periodo nel quale sarebbe stata costruita anche una veranda abusiva, davanti all’ingresso principale, proprio sulla strada. Nell’aprile 2015 l’attuale proprietà avrebbe chiesto al Comune di Catania di potere acquisire e regolarizzare la porzione della carreggiata occupata. Irregolarità che, fino a due anni fa – quando è stata formulata la richiesta di sanare la situazione -, nessun altro avrebbe mai segnalato alle autorità competenti

A pesare principalmente sulla chiusura di tutte le attività sembrerebbe esserci la regolarizzazione dei dipendenti effettuata dall’amministrazione giudiziaria. Questo avrebbe contribuito a generare una grossa differenza tra i costi medi mensili sostenuti dall’Etna bar e gli introiti derivanti dall’attività commerciale. Difficoltà economiche aggravate dalla scoperta di un pesante debito nei confronti di Riscossione Sicilia: centinaia di migliaia di euro di tasse e contributi mai versati allo Stato. Per questi motivi il tribunale ha imposto la fine delle attività sia di World games srl che della ditta individuale di Rosaria Lanzafame, compagna di Tudisco, portando dunque di fatto al licenziamento di tutti i dipendenti e all’abbassamento delle saracinesche sullo storico locale di San Giovanni Galermo.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]