L'uomo è figlio di Salvatore Rapisarda, arrestato nel 2015 nel corso dell'operazione antimafia En plein, è stato coinvolto anche nell'inchiesta Vicerè. Blitz condotto dai carabinieri che ha permesso di ricostruire l'organigramma del clan Laudani e di azzerarlo. Guarda il video
Mafia, confiscati beni a imprenditore Rapisarda Sigilli a società e quote in aziende autotrasporto
Beni per un milione e mezzo di euro sono stati confiscati dalla Direzione investigativa antimafia di Catania all’imprenditore Vincenzo Salvatore Rapisarda, arrestato nel 2015 nel corso dell’operazione En plein, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari di Catania nei confronti di 16 persone ritenute affiliate al clan Morabito-Rapisarda di Paternò.
L’anno dopo Rapisarda fu raggiunto da una nuova ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale nell’ambito dell’operazione dei carabinieri denominata Vicerè, per associazione di stampo mafioso e rivelazione di segreti d’ufficio nei confronti di 109 appartenenti al clan mafioso dei Laudani. Il provvedimento di confisca interessa una società, quote di partecipazione di aziende operanti nel settore dell’autotrasporto e disponibilità finanziarie.