Jolly, 12 leonesse rossazzurre

Il Calcio Catania è la società sportiva più nota e più seguita a Catania, ma non è la squadra che ha raggiunto i risultati più prestigiosi. Rimanendo in ambito calcistico la Jolly Componibili Cutispoti Catania, società di calcio femminile, è riuscita, nella sua breve vita, a vincere uno scudetto.

Era il 1976 quando Angelo Cutispoti fondò la Jolly Componibili Cutispoti Catania. L’avventura cominciò dalla serie C e in soli tre anni raggiunse la serie A. La squadra etnea riuscì ad ottenere una promozione l’anno, una media da record. Nel 1976 disputò, per la prima volta, il campionato di serie C vincendolo, l’anno successivo vinse la serie B e nel 1978, da neopromossa, si aggiudicò il campionato di serie A. Un’impresa resa possibile dalle venti vittorie e dai due pareggi che permisero alla squadra catanese di staccare di sette punti la seconda in classifica.

La Jolly giocava allo stadio Cibali, i colori sociali erano il rosso e il blu ed era allenata da Gianni Prevosti, ex calciatore del Calcio Catania, voluto fortemente dal presidente Cutispoti. Prevosti riuscì a fare di un gruppo di buone giocatrici un squadra senza rivali in Italia vincendo tre campionati su tre. Secondo Prevosti la forza della squadra era nell’organico: «Ogni avversaria aveva massimo 4 giocatrici con una tecnica decente, mentre invece la nostra squadra aveva solo ottimi elementi, tutti scelti e sui cui si poteva contare. Dopo lo scudetto, ho dovuto lasciare la squadra per tornare a dedicarmi al calcio maschile».

Senza Prevosti la squadra catanese disputò solo un’altra stagione in serie A arrivando terza, subito dopo la società fu ceduta all’Alaska Lecce. Dalle ceneri della Jolly Componibili nacque il Gravina A.C.F, che non ebbe la stessa fortuna registrando un sesto posto come miglior piazzamento in serie A.

Nella formazione titolare della Jolly Componibili che vinse lo storico scudetto del 1978 giocava l’ala sinistra scozzese Rose Reilly. Era una delle calciatrici più rappresentative della sua nazionale e tra le migliori che giocarono in quella stagione. Di lei Prevosti disse: «era veramente brava e dava delle legnate tremende».

A completare la lista delle storie di questa puntata di Radio Luxembourg quella di Julia Pastrana, donna barbuta che fu anche considerata l’anello mancante tra l’uomo e la scimmia e quella della Minigonna che non fu solo un semplice capo di abbigliamento ma anche simbolo di libertà femminile. La quarta e ultima storia è quella della canzone messa in onda dalla radio dell’esercito americano all’inizio della guerra del Golfo: Rock in the casbah.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]