Aci Catena dedica una via al fascista Cristoforo Filetti Anpi: «Meglio omaggiare le vittime acesi del regime»

Una via per Cristoforo Filetti. Con questa scelta l’amministrazione di Nello Oliveri inaugurerà un’arteria all’uomo che fu catenoto di nascita e acese di adozione. Nonostante la figura di Filetti si presenti di per sé molto controversa. Sindaco di Acireale nel 1994, viene ricordato come uomo politico di grossa levatura per essere stato eletto più volte senatore. Capace di distinguersi nel diritto per effetto delle sue iniziative sull’eliminazione del reato sull’emissione degli assegni a vuoto e sul diritto di famiglia. In mezzo c’è anche il passato a sostegno del Partito fascista quando, durante il secondo conflitto mondiale, ricopriva il ruolo di segretario per la sezione di Acireale. Stando alle cronache del tempo, nel 1943, dopo la caduta del governo di Benito Mussolini e l’arrivo delle truppe alleate in Sicilia, Filetti si rifiutò di indicare ai soldati inglesi gli iscritti acesi al Partito fascista, rischiando di essere deportato.

L’intitolazione di una strada a Filetti torna in auge dopo che anche ad Acireale, durante la sindacatura di centrodestra di Nino Garozzo, c’era stata questa idea che poi non si era concretizzata, dopo l’insediamento del suo successore Roberto Barbagallo. Fra le polemiche di alcune espressioni politiche locali, la proposta arrivò già nel 2014 dal Consiglio comunale con un atto di indirizzo firmato dall’allora vice sindaco Giovanni Grasso e dal consigliere Giuseppe Aleo. Tutto con il consenso del primo cittadino di allora, Ascenzio Maesano, che ai tempi avrebbe optato per una strada periferica. 

Adesso l’iniziativa sembra farsi concreta, anche se non sono ancora ufficiali né la data né il luogo. «Da qualche settimana è pronto l’iter per l’intitolazione – afferma il consigliere comunale Giuseppe Aleo a MeridioNews -. Filetti può finalmente avere intitolata una via del centro, come merita». Sul passato fascista il membro del civico consesso non sembra scomporsi: «Il fascismo ha avuto i suoi difetti, ma anche dei pregi – sostiene – Oggi non si può parlare più di fascismo: non vogliamo sicuramente che le cose negative di quel periodo ritornino». 

Aleo precisa che quello di Filetti non sarà il solo nuovo nome scritto sulla pannellistica stradale. «Aci Catena dedicherà una via anche a Rino Nicolosi, che non era sicuramente affine politicamente al senatore». Il sindaco Nello Oliveri, che ha militato nel Movimento sociale italiano, senza nessuna preoccupazione politica su questo atto si dice anzi soddisfatto, ricordando che «anche se nel 2015 mi trovavo fuori dal Consiglio comunale, cercai di sollecitare l’allora amministrazione per rendere questo dovuto omaggio a Filetti. A un uomo politico di grande levatura per la sua notevole attività all’interno delle istituzioni – conclude il primo cittadino – non sarebbe stato giusto destinare una strada periferica e intercomunale». 

Di diverso avviso è l’associazione nazionale partigiani di Acireale che attraverso il suo rappresentante Maurizio Musumeci esprime dissenso a MeridioNews. «Crediamo che uno spazio pubblico debba essere intitolato a una persona senza macchia – affermano – e non ci risulta che il senatore Filetti appartenga a questa categoria, poiché è stato segretario del partito fascista, che ha portato l’Italia alla distruzione». L’Anpi aveva provato ad accendere i riflettori sulle storie di alcuni personaggi acesi morti nei campi di concentramento ai quali, sostengono «si potrebbero intitolare delle vie per fare in modo che le nuove generazioni non dimentichino le storie di questi uomini, da noi scoperte attraverso le ricerche, anche perché è assurdo che ad oggi – conclude Musumeci – nessuno di loro venga ricordato».


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