Mattarella a Librino, il monito di Antonio Presti «Quella periferia va rispettata, non recuperata»

Oggi pomeriggio, a Librino, ad accogliere il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non ci sarà uno dei volti che la storia di quel quartiere l’hanno fatta. Antonio Presti, il mecenate della Porta della Bellezza e di mille altri germogli d’arte disseminati in giro per la Sicilia, seguirà – o forse no – a distanza la cronaca della giornata. «Ѐ un periodo densissimo di impegni, c’è tanto da fare per varie iniziative che sto attuando», racconta a MeridioNews, dopo l’ennesimo incontro di giornata, il fondatore di Fiumara d’Arte. Alle prese, da ultimo, con una vera e propria perlustrazione palmo a palmo del territorio etneo. 

Da quando infatti il villaggio Le Rocce di Taormina gli è stato affidato in comodato per 99 anni, il baricentro delle sue attività di pastore della rigenerazione territoriale e sociale si è spostato proprio tra l’Etna e lo Jonio: «Sto girando tutte le scuole della zona, dal mare alla montagna, una cosa da levarsi la vita, sto presentando il progetto di abbellire l’ospedale di Taormina con 500 quadri fatti dai ragazzi». Ma c’è anche il museo naturale da creare fra le betulle dell’Etna e pure la ricerca delle sorgenti d’acqua della zona. «Per creare un filo conduttore fra i vari paesini del versante che unisca l’arte e l’acqua fonte di vita», lascia trapelare Presti, che comunque il cuore da Librino non lo distoglierà mai del tutto. Anche se le polemiche, gli ostacoli spuntati a complicare la vita della Porta monumento di terracotte fatte da 2000 studenti del quartiere, inaugurato nel 2009 – sembravano averlo nauseato. 

«Librino non lo lascio, amo Librino e lo dico sempre: Librino è bello e ho già in mente un nuovo grande progetto che presto renderò pubblico», scandisce il mecenate, preoccupato anche dall’ultimo violento episodio registrato nella grande periferia di Catania, l’incendio al campo San Teodoro dei Briganti rugby. Che significato può avere la venuta di un capo dello stato, oggi, per un quartiere dove cambiare sembra così tremendamente difficile? «Sono felice per la visita del presidente, ma quella di oggi resterà una passerella se non ci saranno anche atti concreti», risponde Presti, passando subito a chiarire il concetto: «Mattarella potrebbe ad esempio assumere un impegno economico in prima persona per i Briganti, meno parole e più fatti, mi piacerebbe che le cose andassero così». 

Impegno che non dovrebbe avere i connotati del solito, raffazzonato, assistenzialismo. «Librino è una periferia dove il male spesso si somma alla disperazione – spiega Presti ricordando anche il pescatore datosi fuoco, nel rione, solo tre giorni fa – che però, come tutte le periferie, va rispettata e non semplicemente recuperata, c’è bisogno di bellezza e di difendere i presidi etici come le scuole, le associazioni, il campo dei Briganti, meno parole e più fatti». Il pensiero va a Gesualdo Bufalino: «Come diceva lui riguardo alla lotta alla mafia, occorre un esercito di insegnanti, di maestri, ecco dove serve la presenza delle istituzioni», chiosa il mecenate di Tusa. 

Intanto, per la visita di Mattarella, il quartiere è stato in parte tirato a lucido in poche ore. Lungo il percorso del corteo presidenziale è stato tutto un susseguirsi di potature, manutenzioni e pulizie che qualche residente giura di «non aver mai visto» da quelle parti. Ci voleva il presidente della Repubblica per ridare decoro a Librino? «Sono convinto che ognuno debba assumersi la responsabilità del fare – commenta Antonio Presti, che proprio l’amministrazione di Catania aveva sferzato dopo lo stop al Rito della Luce – ben venga tutto questo, ma se si tratta di un fare momentaneo, di uno spot, tutto lascia il tempo che trova»


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]