Sant’Agata ’18, fuochi d’artificio in via Antico corso Botti dai tetti: la vara si ferma, i devoti applaudono

Un paio di minuti di fuochi d’artificio non autorizzati esplosi dai tetti di via Antico corso, all’incrocio con via Plebiscito. Proprio in corrispondenza con il passaggio del fercolo di Sant’Agata impegnato nel cosiddetto giro esterno, quello che la vara compie per tutta la giornata del 4 febbraio, passando per la salita dei Cappuccini e per la ex circonvallazione interna della città. Le immagini, che MeridioNews mostra in esclusiva, immortalano il momento in cui – da una palazzina ad angolo, proprio sopra alla trattoria Torre del vescovo – si svolge un breve spettacolo pirotecnico proveniente dal tetto di una delle costruzioni nei pressi del civico 750 di via Plebiscito. Il fercolo di Sant’Agata si ferma per qualche istante, i devoti applaudono la fine dello spettacolo e poi la marcia della patrona della città riparte. Nella lista dei punti di esplosione autorizzati dal questore con un’apposita ordinanza, nella zona di via Plebiscito figurano solo: la piazzetta della chiesa di Sant’Agata la Vetere, via Reclusorio del Lume all’angolo con via Santa Maddalena e l’autorimessa Amt. «Stiamo verificando – fanno sapere dalla questura di Catania – Se sarà necessario, si procederà a una contravvenzione».

Dalle immagini non è possibile dire con certezza da quale palazzo siano partiti i fuochi: se dalla terrazza angolare di via Torre del vescovo o da un cortile interno, identificabile tramite le immagini satellitari di Google maps. Certo è che non si trattava di esplosioni previste dal piano dell’amministrazione comunale. La quale, come ogni anno, concentra su alcuni particolari momenti gli spettacoli pirotecnici: le varie uscite dalla Cattedrale, le principali piazze e i punti di interesse lungo il percorso. Secondo quanto appreso da MeridioNews, quest’anno le forze dell’ordine non avrebbero effettuato sequestri di materiali pirotecnici illegali. Né dalla questura né dai carabinieri arrivano notizie in questo senso. Stesso discorso vale per gli agenti della polizia municipale, che avrebbero sì effettuato delle operazioni antiabusivismo, ma legate a bracieri che utilizzavano bombole a gas nonostante l’ordinanza sindacale che ne vieta l’uso lungo il percorso del fercolo. I fuochi da via Antico corso sono cominciati intorno alle 22.35, «e la Santa – racconta una testimone – aveva fatto da poco una sosta per caricare e scaricare la cera. Poi è iniziato lo spettacolo, che partiva dal tetto, e la vara ha rallentato e poi si è fermata del tutto».

«Il busto si ferma varie volte durante la processione – spiega Francesco Marano, braccio destro del sindaco Enzo Bianco, vicesegretario regionale del Pd e presidente del comitato organizzatore dei festeggiamenti agatini – Oltre che per le soste vere e proprie, quelle in cui l’intero simulacro viene stoppato con l’uso del freno, anche per vari motivi: perché il cordone non sta tirando a sufficienza, per vari impedimenti sulla strada o perché si deve riposizionare per cambiare direzione». Tutte manovre che vengono decise sul momento e che non è possibile prevedere con largo anticipo. Dei fuochi esplosi in quella zona, però, Marano non aveva notizia. «Io a quell’ora mi trovavo già all’ex autorimessa di via Plebiscito – spiega – Dopo il vostro sollecito, mi sono informato con il capovara: mi ha spiegato che ha anticipato una ulteriore sosta di carico e scarico della cera, e per questo si è fermato. La pausa successiva era prevista all’incrocio con via Lago di Nicito, quindi vicinissima».

Durante la tre giorni dei festeggiamenti in onore della patrona di Catania, non sono certo isolati i casi di fuochi d’artificio non autorizzati lungo le varie tappe del percorso. Ma l’incrocio con via Antico corso è un’area particolarmente delicata: a pochi metri da lì, in via Torre del vescovo, durante il giro esterno del 2015 il cereo votivo degli Ortofrutticoli si era fermato a ballare nei pressi dell’abitazione del presunto boss del clan Cappello Massimiliano Salvo, arrestato con l’accusa di associazione mafiosa un paio di anni dopo e detenuto in regime di 41 bis a seguito del blitz antimafia Penelope. L’anno dell’annacata della candelora, all’interno del Bastione degli infetti – adesso occupato dal cantiere di riqualificazione – erano stati sequestrati dei fuochi d’artificio abusivi.

A questo elemento va aggiunto il passato della trattoria Torre del vescovo, al piano terra del palazzo da cui sarebbero partite le esplosioni: nel 2013 era stata sequestrata poiché di proprietà di Antonino Arena, detto Nino ‘u puppittaru, ritenuto dai magistrati esponente di spicco del clan dei Cursoti e braccio destro del capomafia Giuseppe Garozzo, noto come Pippo ‘u maritatu


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]