Sant’Agata, sul candeliere un condannato per usura Già arrestato nel 2014, incontrava vittime in chiesa

«Non basta vestire il sacco bianco una volta l’anno per lavare la coscienza da troppe nefandezze». Il monito del vicario episcopale della curia Gaetano Zito non ha fatto ancora in tempo a riecheggiare, dopo l’omelia in via Crociferi, che la festa di Sant’Agata 2018 deve fare i conti con una nuova grana. Dopo quella che ha visto protagonista l’ex presidente del circolo cittadino Pietro Diolosà. A scatenarla, questa volta, è la presenza di un condannato per usura ed estorsione sul candeliere, zona a ridosso del fercolo in cui vengono sistemate le offerte di cera alla patrona della città. Una foto, che MeridioNews mostra in esclusiva, immortala Antonio Giuseppe La Rosa mentre indossa il tradizionale sacco bianco, con la medaglia del circolo sul lato del cuore. Tutti nel quartiere Civita lo conoscono come Antonello, ed è proprio in quell’angolo del centro storico etneo che l’uomo sarebbe salito sul baiardo. Mentre la processione percorreva il cosiddetto giro esterno del 4 febbraio. Secondo le informazioni raccolte, La Rosa avrebbe occupato la posizione per diversi minuti. 

Il suo volto e la sua presenza non sono però una novità quando si parla dei festeggiamenti. Perché quell’uomo dalla folta barba nel 2014 era già finito nell’occhio del ciclone. Accusato di fare parte di un gruppo di strozzini che agiva proprio nel centro storico prestando soldi con tassi d’interesse che superavano il 150 per cento. Subito dopo l’arresto, La Rosa era stato sollevato dall’incarico di collaboratore dei festeggiamenti agatini. Come deciso dall’allora maestro del fercolo Claudio Baturi. Troppo grave quell’accusa per occupare un posto così prestigioso. Il regolamento d’altronde parla chiaro: «Sant’Agata non può accogliere coloro che impongono pizzi e praticano estorsioni». A distanza di quattro anni La Rosa è ricomparso tra i devoti, nella parte anteriore del candeliere. Rispetto al 2014 c’è però una differenza: quella di avere patteggiato una condanna a 4 anni e 6 mesi, oltre a 5200 euro di multa, per usura ed estorsione. La fase ordinaria del processo per gli altri imputati intanto prosegue e potrebbe arrivare a sentenza nei prossimi mesi.

Durante l’operazione ribattezzata Civita, La Rosa era stato immortalato dalle telecamere degli investigatori mentre si serviva del figlio di 13 anni per riscuotere le rate settimanali dalla sue vittime. Nel mirino del gruppo era finita un’edicola-tabacchi nei pressi di piazza Cutelli con la titolare, ormai con le spalle al muro, che aveva trovato la forza di denunciare i suoi aguzzini. Secondo gli investigatori La Rosa non si sarebbe fermato nemmeno davanti al crocefisso, incontrando i suoi clienti anche dentro una chiesa.

«I devoti nei pressi del candeliere si alternano su mandato del responsabile del baiardo», spiega a MeridioNews il maestro del fercolo Claudio Consoli. Nello specifico l’incaricato era Giuseppe Laudani. «C’è un referente per la parte anteriore e uno per quella posteriore – continua Consoli -. Il fatto che quest’uomo sia salito è stato un atto di leggerezza, perché si tratta di una persona che non ha niente a che vedere con la festa». Chiarimenti a cui, dopo l’approfondimento di MeridioNews, è seguita una presa di posizione netta: «Ho provveduto a rimuovere dal suo incarico Laudani. L’attenzione verso il fercolo deve essere sempre massima. Chi sale deve essere riconosciuto e davanti il candeliere non si sarebbe dovuta trovare gente non idonea». Consoli smentisce che La Rosa abbia avuto un ruolo durante i festeggiamenti: «Non ha avuto nessun compito – conclude -. Basti pensare che la sua iscrizione al circolo di Sant’Agata non è stata rinnovata».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]