Mineo, il villaggio delle paure

«Non è dignitoso che stiano qui dentro senza sapere cosa fare. Vorrei capire quali sono le prospettive di vita al di fuori di questo hotel a dieci stelle. E molte persone stanno fuggendo perché le loro intenzioni non si limitavano al diritto di asilo. Sono in gruppi molto forti di trenta persone e si vedono per strada anche la sera. E questi certamente non faranno rientro al villaggio». È quanto afferma Giuseppe Castania, sindaco del comune di Mineo, durante la manifestazione di protesta dei cittadini del Calatino dinnanzi al Villaggio degli Aranci in cui gli immigrati, provenienti da Lampedusa, vengono ospitati già da qualche giorno.

Molte le persone presenti alla manifestazione e tutte con un unico proposito: fermare gli arrivi di immigrati nel villaggio della solidarietà. È infatti grande la paura dei cittadini, soprattutto degli abitanti che vivono nelle campagne che costeggiano la statale Catania-Gela, strada di pellegrinaggio dei migranti che scappano dal villaggio.

«Cosa dobbiamo fare? Li vediamo anche la notte. Ognuna di noi ha bambini e abbiamo paura. Ieri abbiamo chiamato la polizia perché uno di loro era nel nostro terreno. Ma nessuno è arrivato. Cosa dobbiamo fare?» chiedono tre donne al sindaco. E mentre le ansie della popolazione aumentano, il primo cittadino di Mineo lancia un appello al ministro Roberto Maroni: «Si è parlato di un progetto pilota. Ma se lo fosse non potrebbe durare due mesi o sei mesi. Se c’è l’ambizione del governo di fare del villaggio un progetto sperimentale da mostrare a tutti, sicuramente avrà una durata di breve periodo. Vorrei sapere se il ministro ha intenzione di continuare con una gestione così indefinita. Oppure vuole creare delle attività anche parallele che possano favorirla».

Un appello che il sindaco ha rivolto al ministro degli interni con il quale la Prefettura di Catania, la Provincia Regionale e i comuni del Calatino erano stati chiamati a sottoscrivere un Patto per la Sicurezza il 28 febbraio scorso a Catania. «Ma non abbiamo sottoscritto nessun accordo – ha precisato Castania durante la manifestazione –. Quello sul sito è solo uno schema del patto».

Una precisazione che risulta però superata dalle notizie di lunedì, secondo cui quello di Mineo sarà un Centro per richiedenti asilo, la cui gestione sarà affidata al prefetto di Catania Vincenzo Santoro. Lo ha stabilito con un decreto il ministro dell’interno Roberto Maroni. La notizia è stata ufficializzata a conclusione di un incontro con i sindaci del Calatino che hanno firmato un patto per la sicurezza con l’istituzione di una “cabina di regia”, della quale fanno parte anche il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli, il presidente della Provincia Giuseppe Castiglione e lo stesso prefetto di Catania. Nella notte tra domenica e lunedì, intanto, altre 500 persone sono state trasferite nel Residence degli Aranci. Sono di nazionalita’ somala, eritrea, egiziana e sono tutti richiedenti asilo: si trovavano su due barconi soccorsi dalle navi della capitaneria di porto, al largo delle Egadi, e sono stati condotti a Porto Empedocle (Agrigento). Tra loro anche una trentina di donne ed una decina di bambini. Attualmente il residence ospita complessivamente circa duemila persone.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]