L’assurda morte di Pierpaolo, studente-operaio

Pierpaolo Pulvirenti era uno studente di 23 anni, iscritto alla facoltà di Farmacia dell’Università di Catania. Aveva risposto all’annuncio per un lavoro temporaneo da parte di una società di lavoro interinale. Voleva dimostrare alla sua famiglia di essere capace di guadagnarsi i soldi necessari per andare in vacanza questa estate. Aveva sottoscritto un contratto di lavoro temporaneo di soli venti giorni ed era partito per la Sardegna a fare l’operaio. E’ morto in un tragico incidente, provocato dal mancato rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro. E’ stato investito da letali esalazioni di idrogeno solforato, mentre era impegnato nella manutenzione di un impianto della Saras (vicino a Cagliari), che doveva essere bonificato. Lo piangono i suoi familiari, i suoi amici e colleghi di Farmacia e tutti gli studenti dell’Università di Catania, che sono vicini anche a Gabriele Serranò, l’altro studente di Farmacia rimasto gravemente intossicato nell’incidente. Gabriele per fortuna ha lasciato la rianimazione ed è stato trasferito nel raperto di Medicina dell’ospedale Brotzu di Cagliari, dovrebbe essere dimesso nei prossimi giorni.

Il direttore della raffineria Saras, Guido Grosso, e il direttore tecnico della “Star Service” di Catania, Innocenzo Condorelli, sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’ipotesi di omicidio colposo e di lesioni colpose gravi. Oltre che della morte di Pierpaolo Pulvirenti, dovranno infatti rispondere delle lesioni riportate dai compagni di lavoro Gabriele Serranò e Luigi Catania. Non è escluso che nei prossimi giorni la Procura di Cagliari possa emettere provvedimenti a carico anche di altre persone coinvolte nei fatti. Per la Procura si tratta di ricostruire la filiera delle responsabilità.

«Resta – scrive Mauro Lissia sul quotidiano di Cagliari,  La Nuova Sardegna – il dato di partenza: l’impianto Dea2 doveva essere bonificato a cura del personale Saras, l’impresa Star Service avrebbe dovuto trovare la colonna perfettamente vuota: neppure una traccia di gas. Risulta da documenti, permessi di lavoro e testimonianze che l’intervento di bonifica era stato portato a termine, quindi che gli operai siciliani avrebbero potuto lavorare in sicurezza alla pulizia dei filtri interni. Invece, aperto il ‘tappo’ che introduce al passo d’uomo, Pulvirenti e Serranò sono stati investiti da un getto di idrogeno solforato, una bolla di gas micidiale che ha letteralmente bruciato i tessuti polmonari del primo operaio e ha gravemente colpito il secondo. Mentre il terzo si è procurato una lesione a una gamba nella caduta sul pianerottolo sottostante».

La Fiom e la Cgil, in un comunicato, «esprimono vicinanza alla famiglia di Pierpaolo Pulvirenti, giovane morto nella raffineria Saras a causa del non rispetto delle norme di sicurezza» e sottolineano che Pierpaolo era stato obbligato a continuare a lavorare nonostante fosse stato già dato l’allarme. La Fiom si è costituita parte lesa.

I funerali di Pierpaolo Pulvirenti si svolgeranno domani, venerdì 15 aprile alle 11 presso la chiesa del Borgo di Catania. Domani i docenti di Farmacia sospenderanno le lezioni per tutta la giornata: «Non solo per consentire la partecipazione ai funerali, ma anche in segno di vicinanza e di partecipazione al dolore della famiglia di Pierpaolo Pulvirenti – scrive il preside Giuseppe Ronsisvalle sul forum di Step1 – Altrettanto vicini, ma fiduciosi in una pronta ripresa, siamo tutti, a Gabriele Serranò e ai suoi cari che staranno vivendo momenti di grande preoccupazione». Il Preside commenta anche l’assurdo ripetersi di morte sul lavoro nelle fasi di pulizia di condotte e serbatoi: «La Facoltà – scrive – si farà promotrice di iniziative scientifiche di approfondimento del problema sia in fase di “educazione” degli addetti, sia in tema di infomazione generale alla società». E sul forum di Step1 è intervenuto anche il prof. Angelo Spadaro: «Piepaolo Pulvirenti e Gabriele Serranò stavano frequentando il corso di Esercitazione di Chimica Farmaceutica e Tossicologica I per il CdLS in Farmacia. Ricordo perfettamente i due ragazzi. Mi avevano chiesto di potersi assentare per qualche lezione per ragioni di lavoro e per tale motivo li ho informati della procedura per ottenere lo status di “studente lavoratore”. Ieri sera quando ho appreso la tragica notizia sono andato a riguardare i fogli delle presenze e mi sono accorto che la loro ultima presenza è stata il 1 aprile in occasione di una lezione effettuata in videoconferenza con il prof. von Itzstein. Ho notato che i due ragazzi avrebbero potuto saltare quella lezione, in quanto già esonerati dalla frequenza (dal 1 al 26 aprile 2011), ma che invece, vista l’importanza dell’evento, non avevano voluto mancare. Questo da in maniera significativa una misura della loro serietà e del loro impegno come studenti. Sono come tutti molto addolorato per la tragica notizia e voglio esprimere le mie condoglianze alla famiglia di Pierpaolo e gli auguri di una pronta guarigione a Gabriele che spero di vedere prestissimo in aula».


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