Comunali Acireale, il patto centrodestra-Sammartino Mollato Pd che confluisce su candidatura Rito Greco

Per ora le liste sono otto, ma a detta dello stesso candidato sindaco Michele Di Re la coalizione potrebbe ulteriormente allargarsi. Ad Acireale il centrodestra punta sull’economia di scala per cercare di ritornare alla guida della città, dopo i quattro anni di amministrazione di Cambiamo Acireale, il movimento che nel 2014 si presentò agli elettori con la promessa di mettere fine al decennio targato Nino Garozzo, riuscendo a eleggere l’ingegnere Roberto Barbagallo. Quel progetto – immaginato e voluto dal deputato regionale di Sicilia Futura Nicola D’Agostino – nei mesi scorsi si è però bruscamente interrotto, con l’accusa di corruzione elettorale nei confronti del primo cittadino.

Tale preambolo è necessario per capire la genesi della coalizione che sosterrà Di Re, candidatosi nel 2014 con cinque liste, divenute poi sei al ballottaggio, dove però uscì nettamente sconfitto. L’improvvisa scoperta di un’imminente nuova elezione, a cui tuttavia si è arrivati dopo settimane nelle quali c’era chi credeva che il commissariamento dell’ente potesse spingersi ben oltre la data della prima tornata di Amministrative, ha infatti creato la necessità di velocizzare le trattative tra le varie parti politiche. Ma soprattutto messo molti davanti a un bivio: rimanere fedeli al proprio campo di riferimento o cercare un riposizionamento, tenendo conto dei possibili effetti sul voto delle recenti notizie provenienti da piazza Verga. 

In tal senso, è da leggere in questa ottica la decisione dei sammartiniani acesi, riuniti nella lista Viviamo Acireale, di valicare il confine – di per sé labile – e confluire nel centrodestra. La scelta sarebbe figlia soprattutto della consapevolezza che per il centrosinistra, e in particolar modo le truppe dagostiniane, la strada si preannuncia in salita. A riguardo, è di ieri la notizia del nome su cui il Pd e le liste che ruoteranno attorno a esso punteranno: a spuntarla, alla fine, è stato il consigliere uscente Rito Greco. Già candidato nel 2004 a guida di una coalizione che andava dall’Udc ai Ds, Greco è stato chiamato in causa dopo settimane di corteggiamento, rivelatosi poi infruttuoso, dell’avvocato penalista Enzo Di Mauro. E proprio intorno a quest’ultimo ruota quello che fin qui rappresenterebbe il principale retroscena di una campagna elettorale al momento ancora sottotono. Stando ai bene informati la rinuncia di Di Mauro, che nei giorni scorsi ha spiegato sui social network i motivi che lo hanno spinto a declinare la proposta, avrebbe causato lo spostamento di ben tre liste dall’ipotetica coalizione di centrosinistra verso la compagine a sostegno di Di Re. Oltre ai già citati sammartiniani, nei confronti dei quali nelle ultime ore si sono alzati i malumori dell’area dem, altre due liste – ufficialmente civiche, ma i cui componenti sono storicamente vicini al centrodestra – sarebbero state in dubbio fino all’ultimo sul candidato sindaco da supportare. Perplessità rientrate nel momento in cui Di Mauro ha ufficializzato che non sarebbe stato della partita. 

«Ho avuto l’adesione di otto liste, ma la coalizione è assolutamente aperta a chiunque altro volesse approcciare questo progetto», ha detto ieri Di Re in conferenza stampa. Il candidato sindaco ha rivendicato la natura civica dell’idea di riprovare a diventare primo cittadino di Acireale. Un assioma con cui già nel 2014 si presentò agli acesi, proponendo la lista Trenta per Acireale, che avrebbe dovuto raccogliere professionisti slegati dalle logiche politiche. Alla fine, però, Di Re accolse l’appoggio ufficiale del centrodestra e del suo principale ras nella città dei cento campanili: l’ex parlamentare nazionale Basilio Catanoso. Quest’anno, invece, l’intesa è arrivata senza schermaglie preliminari e così Di Re sarà sostenuto da Forza Italia, Diventerà bellissima, Fratelli d’Italia, Udc, Viviamo Acireale, Giovani per Acireale, Fatti avanti Acireale, Direzione Acireale, Acireale Civica.  


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