Acireale, cinque stelle della discordia nel campetto Il candidato sindaco: «Toglieremo il nostro graffito»

«In tutta la zona i muri sono imbrattati da graffiti di ogni genere e nessuno ha detto mai una parola. Oggi siamo tacciati come quelli che imbrattano solo perché abbiamo pensato di disegnare le cinque stelle sul pavimento». Con queste parole Giuseppe D’Angelo commenta la polemica, nata anche sulla pagina Facebook Fancity Acireale, che vede di mezzo il Movimento 5 stelle acese. Due giorni fa, infatti l’attivista pentastellato ha deciso di disegnare cinque stelle sul terreno del campetto che compone l’area giochi dedicata a Iqbal Masih, bambino indiano che ha lottato contro lo sfruttamento minorile. Il parco giochi della frazione di Loreto dall’estate del 2016 è stato dato in affidamento ai pentastellati, che negli anni hanno svolto un lavoro di ripristino e manutenzione dell’area. Oltre ai giochi per i più piccoli, il punto è stato dotato di panchine. L’ultimo lavoro risale a due giorni fa, quando gli attivisti hanno aggiunto un canestro al campetto. Dopo quest’ultimo intervento, gli autori dell’opera hanno deciso di «firmarla» disegnando l’emblema del Movimento con una bomboletta spray, per poi immortalare il momento su Facebook.

Secondo alcuni, l’atto sarebbe una chiaro tentativo dei grillini di farsi pubblicità, in un periodo come questo che vede la città delle cento campane prepararsi alla campagna elettorale in vista del 10 giugno, data in cui si deciderà l’elezione del nuovo sindaco. «Se un partito o un’associazione vuole curare uno spazio pubblico va benissimo – scrive un cittadino sul social network – Ma basta fare un comunicato stampa e affiggere un cartello. Le foto, la pubblicità social, lo spray ecc… Mi sanno di becera e grezza pubblicità. Come colui che fa beneficenza e lo spiffera a tutti». Altri, invece, non vedono nulla di male nell’azione degli attivisti, specie per il lavoro che è stato svolto dal Movimento: «Se un gruppetto di persone radunate sotto un simbolo riesce dove altri non hanno neppure provato, perché non prendere il buon esempio?», replica un altro cittadino.

Intanto D’Angelo rivendica le ragioni del suo gesto, definendo le critiche «pretestuose». Tra l’altro, a sentire l’attivista, sembra che un simbolo raffigurante le cinque stelle ci fosse già da prima: «Io non mi pento di quanto fatto. In questi due anni insieme al Movimento abbiamo reso accessibile un’area in cui le erbacce erano alte tre metri e tutto era distrutto – afferma -. Nessuno ha mai detto niente sulle cinque stelle che sono rappresentate nel tappeto in erba, sotto l’altalena. Ci sono sempre state. Adesso quest’ultimo disegno fa notizia solo perché siamo in campagna elettorale». Sulla questione si esprime anche il candidato sindaco pentastellato Stefano Alì, che ha ammesso di non essere a conoscenza dell’accaduto. «Certamente il posizionamento di una targhetta avrebbe dato più decoro – afferma Alì a MeridioNews -. Mi spiace, però, che molti si soffermino semplicemente su questo fatto, dimenticando quanto è stato fatto in questi anni per la valorizzazione di questo bene, in una città che è veramente povera di strutture come questa». Con la volontà di stemperare e la polemica, Alì assicura che saranno apportati dei correttivi: «Le stelle a simboleggiare il Movimento ci sono sempre state e rimarranno. Tuttavia, domani provvederemo a togliere quest’ultimo graffito del campetto»,


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