Elezioni Mascalucia, parla candidata Concetta Lucia Italia «Cittadini al primo posto. Rifiuti? Saremo città europea»

Sfida a quattro a Mascalucia. Tra i pretendenti alla poltrona da sindaco c’è la candidata Concetta Lucia Italia. Avvocata, ex presidente – fino a dicembre 2014 – della ditta che si occupa di raccolta di rifiuti Mo.se.Ma, punta su quattro liste di estrazione civica. Gli sfidanti saranno il rappresentante del Movimento 5 stelle  Alessandro Salerno, Vincenzo Magra e Francesco D’Urso Somma. Al centro del programma di Italia il dialogo con i cittadini, la questione trasporti ma anche il nodo rifiuti

Qual è stato il percorso di avvicinamento a queste elezioni amministrative?
«Ho scelto di candidarmi per poter contribuire in prima persona allo sviluppo della mia comunità. In questi ultimi anni, da cittadina e da professionista che opera sul territorio ho percepito una distanza tra istituzione comunale e cittadini, che rischia sempre più di aumentare in assenza di amministratori competenti e disponibili all’ascolto che siano capaci di tradurre tempestivamente le istanze dei cittadini in azione amministrativa. Il mio obiettivo è quello di dare risposte concrete a queste richieste che da troppo tempo attendono una risoluzione».

Com’è la Mascalucia che ha in mente?Amministratore un Comune è sempre più difficile ci dica quali sono le sue priorità per la città.
«Io immagino una città in cui l’istituzione comunale possa avviare un dialogo aperto, leale e trasparente con tutti gli attori del territorio. Dal mio punto di vista l’azione amministrativa, pur con tutte le difficoltà che gli Enti locali stanno attraversando in questi anni, è più efficace se si riesce a recuperare la dimensione di un’istituzione al servizio dei cittadini. Purtroppo spesso questo rapporto viene capovolto: desidero che i cittadini comincino a credere nel riconoscimento dei propri diritti come principio di legalità e non come favore concesso dal politico di turno. Nel mio programma elettorale ho messo al primo posto proprio l’efficienza amministrativa insieme con la tutela delle fasce deboli e la sicurezza ambientale e sociale, la convergenza di questi tre punti ci restituisce l’idea di città che vogliamo: una Mascalucia “formato famiglia”, dove tutti gli spazi pubblici siano fruibili pienamente e in sicurezza da tutti; stessa attenzione dedicherò alla piena inclusione sociale dei diversamente abili, abbiamo in mente realizzare in primo luogo una mappatura delle barriere architettoniche presenti in tutti gli edifici pubblici con l’obiettivo di rimuoverle definitivamente. Questo verrà realizzato grazie a progetti in collaborazione con le scuole e le categorie professionali. Ci sono inoltre tante situazioni di disagio e di difficoltà che devono essere affrontate caso per caso. La vivibilità di un paese, di una città, si misura anche e soprattutto da come si gestisce l’ambiente, e quindi parlo di cura e manutenzione degli spazi pubblici che devono essere controllati possibilmente con videosorveglianza, ma parlo anche di una gestione virtuosa dei rifiuti, con alti livelli di raccolta differenziata con un’attenzione particolare ai processi di economia circolare degli stessi. Un aspetto ancora oggi sottovalutato.

Nel suo programma si punta sui trasporti e su quella che ha definito la rigenerazione urbana sostenibile. Ci spiega meglio?
«Mascalucia soffre della congestione veicolare tipica di tutti i paesi etnei: da un lato abbiamo una carenza di mezzi pubblici interni che riescano a collegare tutte le zone di Mascalucia al centro; dall’altro abbiamo la necessità di fare fronte alle esigenze di collegamento con Catania. Oggi, per esempio, abbiamo solo una linea Amt che raggiunge Mascalucia. Noi pensiamo che si debbano pianificare degli interventi e delle soluzioni di potenziamento di un sistema di trasporto pubblico da e verso Catania con l’implementazione di parcheggi scambiatori e Brt, magari integrati in maniera intermodale. Per fare questo naturalmente è necessaria la collaborazione di tutti i comuni confinanti, visto che Mascalucia è uno snodo del traffico veicolare che da nord si sposta verso sud. La situazione diventa incontrollabile soprattutto nelle ore di punta, all’entrata e all’uscita delle scuole. Per esempio via De Gasperi è quasi sempre intasata, con grave danno anche per le attività economiche. L’obiettivo è quello di potenziare gli scuolabus per evitare l’utilizzo dell’auto privata: oggi la gente prende l’auto anche per tragitti di un chilometro solamente perché non ha alternative, ecco noi cercheremo di predisporre queste alternative. Mascalucia, come gran parte dell’hinterland etneo, ha subito negli anni una cementificazione e un’urbanizzazione eccessiva, che potremo anche definire fuori controllo. Il tutto senza un aggiornamento del Piano Regolatore che tenga conto delle mutate necessità ed esigenze del territorio: per rigenerazione urbana sostenibile intendo affermare il principio che ogni tipo di intervento urbanistico deve essere pensato a partire dal patrimonio edilizio esistente, escludendo in maniera assoluta il consumo di nuovo suolo. Questo potrebbe rappresentare un’occasione straordinaria per la riqualificazione del centro storico, la ristrutturazione degli edifici tenendo come priorità l’efficienza energetica e la sicurezza antisismica. Il piano regolatore, insieme con l’ampliamento degli incentivi già previsti dalla legislazione dello Stato, potrebbe veramente essere lo strumento per disegnare la città che vogliamo».

Come valuta questa sorta di annullamento dei confini tra partiti che si è venuto a creare a Mascalucia?
«Dal mio punto di vista rappresenta un fenomeno diffuso non solo a Mascalucia. Se oggi, all’insegna del civismo, si formano coalizioni anche eterogenee dal punto di vista dell’appartenenza partitica, significa che per troppo tempo sono state le segreterie a dettare legge provocando un allontanamento dei militanti che invece trovano terreno comune proprio su questioni concrete e che hanno un impatto immediato nella vita dei cittadini. E questo avviene a destra, al centro come a sinistra. Per questo, ricollegandomi alla domanda iniziale, posso dire che la mia candidatura nasce fuori dalle logiche di segreteria, nel senso che non è il frutto di posizionamento di “pedine”. Quando affermo che le liste che mi sostengono sono civiche intendo dire che saranno composte da esponenti della società civile, da professionisti e da lavoratori, una trasversalità che nasce proprio dalla voglia diffusa di mettere in campo un progetto amministrativo che sia capace di riavvicinare l’istituzione comunale ai cittadini. Ma questo non esclude il fatto che possano esserci esponenti di partito che mi sostengono: “civico” non è sinonimo di “apolitico”».

Questione rifiuti. Che cosa farà, se eletta, in questo importante settore? Tra le principali questioni c’è quella delle continue proroghe a Mo.se.Ma.
«La questione rifiuti verrà definitivamente affrontata: la soluzione riposa nelle norme che regolano la materia, la legge regionale n 9/2010 e la legge n 50/2016 nuovo codice appalti. Verrà potenziata la raccolta differenziata attraverso idonei sistemi di controllo di tutti i soggetti coinvolti allo scopo precipuo di ridurre il piano tariffario e prevedere premialità per i cittadini virtuosi. Mascalucia in tema di rifiuti diventerà cittadina europea mediante il raggiungimento degli standard comunitari: il motto sarà rifiuto = risorsa. I proventi della raccolta differenziata andranno esclusivamente a beneficio dei cittadini».


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