Il nuovo reggente della Procura e il porto delle nebbie di Catania

Una poltrona per tre nomi. A otto mesi dal pensionamento di Vincenzo D’Agata, la procura di Catania è ancora senza un capo. La nomina del nuovo reggente da parte del Csm è attesa tra pochi giorni e la scelta andrà fatta tra tre nomi: quelli di due magistrati catanesi, Giuseppe Gennaro e Giovanni Tinebra, e quello di Giovanni Salvi, leccese di nascita e romano d’azione.
E’ per quest’ultimo che fanno il tifo associazioni e semplici cittadini che da anni chiedono al Csm di insediare alla procura etnea un magistrato estraneo alla città e perciò sicuramente indipendente dai suoi assetti di potere. E, soprattutto, estraneo ai veleni che spesso hanno intossicato i corridoi del palazzo di Giustizia di Catania.

Polemiche che hanno accompagnato anche la candidatura dei due magistrati etnei. Giuseppe Gennaro, attuale procuratore aggiunto, un passato da presidente dell’associazione nazionale magistrati, è stato uno dei protagonisti del secondo Caso Catania. Nel 2001 sono due colleghi a portare il suo caso davanti al Csm. Per l’acquisto di un villino a San Giovanni La Punta da un’azienda controllata da Carmelo Rizzo, poi accusato dai pm di collusione con il clan Laudani. Le indagini a carico di Gennaro sono sempre state archiviate, pur smentendo la difesa di base del procuratore: impossibile che lui e Rizzo non si conoscessero e a provarlo, oltre a diversi testimoni, c’è un assegno da nove milioni. Tanto basta alle associazioni antimafia catanesi per chiedere al Csm di non sceglierlo alla guida della procura etnea. E non va meglio per Giovanni Tinebra, attuale procuratore generale a Catania ed ex procuratore capo di Caltanissetta negli anni delle indagini sulle stragi di Capaci e via D’Amelio. Indagini e processi da rifare perché basati sulle dichiarazioni e l’autoaccusa del collaboratore di giustizia Vincenzo Scarantino. Allora ritenuto credibile da Tinebra e oggi tacciato di inaffidabilità per le smentite di altri pentiti e per aver più volte ritrattato la sua stessa versione dei fatti.

Considerato un outsider, ma dato in rimonta nei giorni scorsi, è infine Giovanni Salvi. Procuratore aggiunto a Roma dal 1984, per lui era stato pensato un trasferimento a Milano. Posto che occuperà se non dovesse venire eletto a Catania. Fratello dell’ex ministro del Lavoro Pds Cesare Salvi, per i suoi detrattori è il candidato comunista, mentre per molti – associazioni come Libera e Cittàinsieme, ma anche singoli cittadini – è lo straniero di cui Catania ha bisogno. Per «sperare in un futuro di legalità e giustizia per la nostra città», scrivono.

[Foto di Leandro Perrotta]


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]