Caltanissetta, Ragusa, Siracusa e, infine, Catania. È il percorso di Rosalba Panvini, archeologa e professoressa universitaria, che presto si insedierà negli uffici di via Luigi Sturzo. Il decreto di nomina è stato firmato ieri dall'assessore regionale Sebastiano Tusa
Beni culturali, Panvini nominata nuova soprintendente Docente a Unict, insediamento all’inizio di settembre
Sessantacinque anni, soprintendente ai Beni culturali prima a Caltanissetta, poi a Ragusa e, infine, a Siracusa. Prima di approdare a Catania, la città in cui è nata e in cui sognava di tornare. Il profilo dell’archeologa Rosalba Panvini, neo-nominata vertice degli uffici di via Luigi Sturzo, nel capoluogo etneo, è quello di una professionista che sullo studio della Sicilia ha costruito la sua carriera. Più tempo trascorso nel Nisseno che nel Catanese, nell’ateneo di Catania insegna Metodologie della ricerca archeologica al dipartimento di Scienze umanistiche. «Sono catanese e, in questo momento, sono molto felice – dichiara Panvini a MeridioNews – Ho raggiunto un obiettivo importante, lavorare a Catania è sempre stato il mio sogno».
«La mia carriera è cominciata in provincia di Caltanissetta – spiega – Ma le mie ricerche mi hanno portata ad approfondire aspetti particolari di parecchi luoghi della Sicilia. In più, com’è ovvio, quella etnea è la mia città, la conosco e le sono legata». Il suo insediamento avverrà all’inizio di settembre, quando per prima cosa conta di riunirsi con dirigenti e funzionari. Quella che si aspetta essere «una squadra preparata con la quale sviluppare nuovi progetti». Le priorità è ancora presto per definirle, «quel che è certo è che il patrimonio di Catania non è fatto solo di beni archeologici, ma anche di beni monumentali e paesaggistici, e tutti gli ambiti meritano la giusta attenzione».
Rosalba Panvini, che aveva chiesto il trasferimento proprio nel capoluogo etneo, prende il posto che, in ultima istanza e fino al suo pensionamento, è stato di Maria Grazia Patanè. Il curriculum della neo-soprintendente pubblicato sul sito dell’università di Catania, in cui insegna, è lungo 54 pagine. Il decreto con il quale è stata nominata soprintendente di Catania è stato firmato ieri dall’assessore regionale ai Beni culturali Sebastiano Tusa.