I pregiudicati Raffaele Missiato e Gregorio Drago sono stati arrestati, assieme a una terza persona incensurata, dai carabinieri di piazza Dante. Nella casa del primo è stato trovato l'ingente quantitativo di stupefacente, che sarebbe servito a rifornire il mercato etneo
Villaggio S. Agata, 240 kg hashish in scatole Barilla Al dettaglio valevano centinaia di migliaia di euro
Oltre 240 chili di hashish (242,2, per essere precisi) impacchettati e nascosti con cura, con l’obiettivo di essere immessi nel mercato di Catania e provincia. Al dettaglio avrebbero fruttato centinaia di migliaia di euro e, per il momento, attendevano di essere trasferiti dentro a insospettabili scatoloni di pasta Barilla. I carabinieri di piazza Dante hanno fatto irruzione, la scorsa notte, a casa del pregiudicato Raffaele Missiato, al villaggio Sant’Agata, e hanno trovato tutto dentro. Lui, 60 anni, pregiudicato, accusato nei primi anni Duemila di associazione mafiosa: secondo i magistrati che avevano spiccato nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare si occupava del pizzo per il clan Santapaola.
Assieme a lui sono finiti in manette altri due catanesi: il 28enne Gregorio Drago (arrestato in passato per spaccio) e un 54enne incensurato. Alle accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti si aggiungono anche quelle di alterazione di armi giocattolo e detenzione di materiale esplodente. In quella casa del quartiere popolare, nel corso della notte, i militari hanno trovato otto involucri sottovuoto contenenti il fumo, e una busta con 40 grammi di marijuana. Sempre in quella casa, poi, i carabinieri hanno trovato del materiale esplosivo, due fucili e una pistola ad aria compressa alterati, oltre che alcuni fogli di carta con istruzioni trovate online: come modificare una pistola giocattolo, come fare una bomba in casa. Tutti gli arrestati sono stati portati nel carcere di piazza Lanza.