Una stanza tutta per Enzo Bianco in Comune Messina: «È privilegio inutile e inopportuno»

Tre stanze, una per ognuno dei componenti del gruppo Con Bianco per Catania. La prima è quella che spetta al capogruppo Daniele Bottino, poi c’è quella del vicepresidente del Consiglio comunale Lanfranco Zappalà e, adesso, è arrivata anche quella per l’ex primo cittadino e attuale consigliere comunale Enzo Bianco. Ad assegnare all’ex sindaco una stanza al secondo piano, con affaccio nel cortile interno di Palazzo degli elefanti, è un documento della direzione della presidenza del consiglio comunale a firma del direttore Rosario Russo che richiama il verbale della conferenza dei capigruppo della seduta consiliare dello scorso 3 settembre. 

«In sede di conferenza – si legge nel documento – si è reputato di assegnare al consigliere comunale Vincenzo Bianco una stanza singola, nella qualità di consigliere comunale candidato alla carica di sindaco tra quelli non eletti che abbia ottenuto il maggior numero di voti e almeno il 20 per cento». Contrari a questa decisione sarebbero il gruppo del Movimento 5 stelle e anche quello di Diventerà bellissima. «La richiesta, arrivata prima da Lanfranco Zappalà per questioni di sicurezza e poi anche da Bottino, è stata approvata a maggioranza dalla conferenza dei capigruppo», spiega a MeridioNews Alessandro Messina di Diventerà bellissima che precisa come, però, non si sia trattato di una vera e propria votazione quanto di «una dichiarazione di parere per noi assolutamente contrario rispetto al resto della maggioranza che, a quanto pare, ha accettato queste condizioni. Io la ritengo, comunque, un privilegio inutile». 

Stando a quanto riferiscono, quella seduta sarebbe durata nove ore. «Il nostro diniego – spiega Giovanni Grasso del M5s – non è per una questione di mero principio, ma crea un precedente inopportuno che ritengo sbagliato anche perché quella stanza potrebbe servire anche a cose più utili. Il fatto – aggiunge – di motivarla con l’opportunità al candidato sindaco secondo arrivato mi sembra comunque una misura pensata ad hoc. Ho chiesto che il nostro parere contrario fosse messo a verbale e sono anche tornato per ribadire che ci fosse nel verbale che dovrà essere approvato durante la prossima riunione utile».

L’attuale vicepresidente del civico consesso replica: «A quella riunione io non ero nemmeno presente. È vero – aggiunge Zappalà – che mi ero lamentato del fatto che la nostra stanza è piccolissima, solo due metri per due, e quindi avevo chiesto che il gruppo potesse averne un’altra per riunioni con collaboratori e segretari, non per l’ex sindaco – conclude – tanto che per quel che mi risulta noi abbiamo due stanze e non tre». Il documento comunale, però, parla di una stanza singola assegnata a Bianco, non al gruppo di cui è componente. 

«Il vicepresidente che ha già una stanza – osserva Messina – perché non si è offerto di ospitare l’ex sindaco nella sua? Io avevo chiesto di poter dedicare tutto il secondo piano alle attività del consiglio comunale tra gruppi e commissioni. Mi aspetto – aggiunge – che Bianco rinunci alla stanza e scelga di lasciarla a un utilizzo più efficiente magari tenendo conto anche del fatto che la vera politica si fa fuori dai palazzi. Non ho intenzione di fare nulla – conclude – perché la maggioranza ha deciso così, ma se mi accorgessi che un dipendente non ha una sedia in cui lavorare allora chiederei immediatamente la revoca».


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