Lezioni private a cinque euro l’ora Ripetizioni, tra concorrenza e nero

Nell’arte di arrotondare, dare lezioni private è uno dei lavoretti più gettonati da universitari vicini alla laurea, aspiranti insegnanti, neolaureati e precari di ogni sorta. Ma non lo disdegnano neanche insegnanti con decenni di esperienza e di salario statale alle spalle. C’è chi lo fa perché «è meglio di lavare le scale o fare il cameriere nei pub» e chi invece «vuole fare l’insegnante e quindi serve per fare esperienza con i ragazzi», altri solo per hobby. Alcuni arrotondano così lo stipendio, mentre per molti è l’unica entrata. Tutti hanno però una cosa in comune: nessuno rilascia la fattura per il servizio prestato. E, soprattutto, nessuno sembra chiedergliela mai. Come ha detto Paolo Mieli, giornalista e direttore di Rcs Libri, qualche giorno fa a Ballarò, se un insegnante privato dovesse pagare le tasse, il prezzo della lezione aumenterebbe e certamente avrebbe più difficoltà a trovare studenti. L’ex direttore del Corriere della Sera s’è spinto oltre affermando che «sono questi piccoli casi di evasione che formano le grandi montagne. Queste tasse non pagate minute e tante sono il centro del centro dell’evasione fiscale». Ma i giovani professori privati da noi intervistati non sono d’accordo. «Non posso permettermi di aprirmi una partita Iva e poi rischiare di non avere nessuno a cui fare lezione», spiega Marco, laureato catanese in sociologia con il massimo dei voti che dà ripetizioni di statistica.

Tanto più che il mercato, in tempo di crisi, si fa sempre più concorrenziale. Il prezzo va nella maggior parte dei casi dai dieci ai 30 euro l’ora. E può variare in base a molti fattori. Tra questi l’esperienza dell’insegnante. Se a dare ripetizioni è ancora uno studente il costo può scendere fino alle cinque euro. Ma anche tra i laureati con il massimo dei voti si trova chi le offre per soli 8 euro all’ora. «Il mercato è pieno di gente che dà lezioni private e si deve essere competitivi», spiega Lorenzo, che ci è entrato perché lo stage come ingegnere meccanico che sta facendo non è retribuito.

Di solito l’insegnante privato riceve i suoi studenti in casa, ma il prezzo aumenta se le lezioni sono a domicilio. Diminuisce se però diventano di gruppo. C’è poi chi lo adatta alla tipologia di allievo. Così, generalmente, gli universitari pagano di più rispetto a studenti elementari e medi. Marco lo sceglie in base alla condizione economica dello studente. «Agli squattrinati come me chiedo dieci euro l’ora, sette e 50 se sono in coppia – racconta – Mentre dal mio allievo che lavora in banca mi faccio pagare 30 euro ogni ora e mezza».

Le entrate variano poi da settimana a settimana. Anche se per gli alunni di scuola elementare e media inferiore le lezioni possono essere più assidue, in realtà anche gli allievi più affezionati ricorrono alle ripetizioni saltuariamente, più che altro a ridosso di un esame, di un’interrogazione o un compito in classe. «Quando va bene – dice Marco – posso arrivare a guadagnare 60 euro alla settimana, ma mi costa farlo perché nella vita voglio fare tutt’altro», afferma. E allora perché lo fa? «Non per beneficienza – risponde – ma per mettere la benzina alla macchina, e perché al momento è la mia unica fonte di denaro».

Per molti giovani dare ripetizioni è l’alternativa a mestieri meno appetibili, come il cameriere, nell’attesa di riuscire a fare il lavoro desiderato e per cui hanno studiato. «Si fa la fame», dice Teresa che, dopo la laurea triennale con 110 e lode, è in attesa di finire la specialistica, e che a differenza di Marco dà ripetizioni di inglese da cinque anni anche per ragioni più romantiche. «Lo faccio – dice – per fare esperienza, perché vorrei diventare insegnante. Ovviamente – aggiunge – anche per arrotondare, o meglio, per avere quattro soldi per potermi permettere la pizza nel week end».

A dare lezioni private, però, non sono solo giovani al verde, ma anche insegnanti con molta esperienza alle spalle e che percepiscono regolare stipendio. E generalmente sono i più cari. «La professoressa che mi dava lezioni di greco – racconta Luisa, ex studentessa al liceo classico – si faceva pagare 30 euro per due ore e dava lezioni a tre quattro persone per volta tutti i pomeriggi, compresi sabato e domenica. Dava ripetizioni anche di geografia, storia e italiano contemporaneamente – aggiunge – Ci divideva per ogni materia in una stanza diversa di casa sua, tra studio, cucina e salotto».

Attorno al mondo dell’istruzione non gravita però solo il mercato delle lezioni private, ma anche quello del commercio delle tesi. Dove i prezzi lievitano considerevolmente, e di conseguenza l’evasione fiscale, che stavolta non è certo il solo aspetto illegale. Ma di quest’altra storia parleremo nella prossima puntata.

 

[Foto di mammal]


Dalla stessa categoria

I più letti

Dare ripetizioni è per molti un modo per mettersi qualche soldo in tasca in attesa del lavoro per cui ci si è formati. La domanda c'è e il numero degli insegnanti è in continua crescita. Tra questi, studenti, neolaureati, professionisti e anche professori pagati già dallo Stato. Per alcuni è l’unica fonte di denaro, altri lo fanno per aggiungere un extra allo stipendio. Nessuno però rilascia la fattura

Dare ripetizioni è per molti un modo per mettersi qualche soldo in tasca in attesa del lavoro per cui ci si è formati. La domanda c'è e il numero degli insegnanti è in continua crescita. Tra questi, studenti, neolaureati, professionisti e anche professori pagati già dallo Stato. Per alcuni è l’unica fonte di denaro, altri lo fanno per aggiungere un extra allo stipendio. Nessuno però rilascia la fattura

Dare ripetizioni è per molti un modo per mettersi qualche soldo in tasca in attesa del lavoro per cui ci si è formati. La domanda c'è e il numero degli insegnanti è in continua crescita. Tra questi, studenti, neolaureati, professionisti e anche professori pagati già dallo Stato. Per alcuni è l’unica fonte di denaro, altri lo fanno per aggiungere un extra allo stipendio. Nessuno però rilascia la fattura

Dare ripetizioni è per molti un modo per mettersi qualche soldo in tasca in attesa del lavoro per cui ci si è formati. La domanda c'è e il numero degli insegnanti è in continua crescita. Tra questi, studenti, neolaureati, professionisti e anche professori pagati già dallo Stato. Per alcuni è l’unica fonte di denaro, altri lo fanno per aggiungere un extra allo stipendio. Nessuno però rilascia la fattura

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]