Caos ripescaggi, il Catania non gioca due partite Perché saltano le sfide contro Siracusa e Matera

Sembra senza fine il caos legato ai ripescaggi e all’eventuale format della Serie B: una vicenda che, giorno dopo giorno, continua ad arricchirsi di colpi di scena, ribaltoni e cambi di prospettiva. L’effetto di questa coda giudiziaria sempre più lunga è che le cinque società coinvolte (Catania, Novara, Ternana, Pro Vercelli e Siena), continueranno a non scendere in campo, fin quando tutto sarà definitivamente deciso. Andando in casa rossazzurra, dopo lo slittamento a data da destinarsi di Monopoli-Catania (prevista martedì 18 alle 20.30), saltano anche le sfide contro Siracusa (domenica 23 al Massimino) e il turno infrasettimanale col Matera (mercoledì 26). Si dovrebbe riprendere con la quarta giornata di campionato: la trasferta di Rende, fissata per sabato 29 settembre.

Il condizionale, però, è a questo punto d’obbligo. Perché quando il caos sembrava finito, cioè dopo che il Collegio di Garanzia lo scorso 11 settembre ha dichiarato l’inammissibilità dei ricorsi contro la B a 19, giorno 15 il Tar del Lazio aveva sovvertito tutto accogliendo le istanze di Ternana e Pro Vercelli: decisione del Collegio Coni sospesa e rinvio a data da destinarsi di tutte le gare di C. Decisione che aveva portato alla sospensione del campionato di B e alla fissazione di due nuove udienze al Collegio di Garanzia del Coni, previste domani e lunedì 24. Lo stesso Pietro Lo Monaco, sulla scia delle notizie provenienti da Roma, aveva affermato: «Il Tar del Lazio può sovvertire tutto».

Speranze vane, a quanto pare. Quattro giorni dopo la prima sentenza, il 19 settembre, il Tar ha infatti posto in essere un dietrofront che ha del clamoroso, accogliendo il ricorso presentato dalla Federazione e dalla Lega B e sospendendo così l’efficacia del provvedimento emesso il 15 in merito alle istanze presentate da Ternana e Pro Vercelli. Risultato? La Serie B va avanti come se nulla fosse, mentre la C continuerà ad essere un campionato monco. Le motivazioni di questa retromarcia sono da attribuirsi al «venir meno del presupposto dell’estrema gravità e urgenza previsto dal Codice», dato che le partite di C delle squadre coinvolte sono sospese e, quindi, «nessun pregiudizio può derivare a parte ricorrente».

Un’altra giornata di B, dunque, andrà in scena nel weekend, rendendo di fatto quasi impossibile il re-inserimento delle eventuali squadre ripescate. La prossima tappa di questo lungo iter giudiziario è prevista per giorno 26, quando il Tar deciderà chi avrà l’obbligo di pronunciarsi in merito al format della B e agli eventuali ripescaggi: il Tribunale federale nazionale (la cui seduta è fra l’altro fissata per lo stesso giorno) o il Collegio di Garanzia del Coni? Il presidente del Collegio Frattini, intanto, ha fatto slittare a giorno 28 la seduta inerente la decisione sul numero di squadre della serie cadetta. Sullo sfondo, continua l’attesa spasmodica di 5 squadre sospese tra B e C e, soprattutto, monta la delusione dei tifosi, sempre più scoraggiati di fronte a un sistema calcio che non riesce più ad auto-regolamentarsi.


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