Droga, i mille modi per nascondere erba e fumo La cuccia del cane, il pacco di pasta e le Vivin C

Il bunker costruito dietro al frigo, peraltro più fornito del frigo. L’ipotesi animalista, con la cuccia del cane usata anche come deposito di droghe varie, tra croccantini al pollo e stecchette. Ma come dimenticare i grandi classici: il guscio in plastica dell’ovetto Kinder – dove «una sorpresa su cinque» sarà una pallina di coca – il tubo delle Vivin C, l’astuccio delle caramelle per l’alito. E poi c’è chi esagera: come la 35enne arrestata alla fine di luglio dai carabinieri di piazza Dante perché aveva nascosto cocaina per mezzo milione di euro nell’armadio delle figlie minorenni. In ogni caso, per i lavoratori delle piazze di spaccio la vita è grama. Blitz e sequestri si moltiplicano, e nessun nascondiglio è del tutto sicuro. Forse per questo che lo sforzo creativo, ultimamente, sembra essersi ridotto: l’ultimo ingente quantitativo di stupefacenti sequestrati, oggi, era banalmente nascosto in un garage. Lontani i tempi della Lapa abbandonata e del negozio di mobili. 

È il 18 settembre quando il cane antidroga Vite annusa qualcosa di strano dietro a un frigorifero, nel corso di una perquisizione della polizia nel rione San Giorgio, nell’appartamento di un uomo. Ci vuole poco a capire che la questione non è una mozzarella scaduta. Perché l’elettrodomestico ha dei binari, azionati i quali può essere spostato, e dietro di lui appare un mini bunker fornitissimo: 57 chili di hashish, un chilo e mezzo di marijuana, oltre un chilo e mezzo di coca. E ancora un mezzo arsenale («un revolver calibro 38 special, un fucile con le canne mozzate e la matricola cancellata, una mitraglietta silenziata anch’essa con la matricola cancellata, e un giubbotto antiproiettile», scrivono gli agenti) e un bel gruzzolo di liquido «inspiegato», quasi 2500 euro. Qualche mese prima, il 19 gennaio, Vite aveva individuato un’altra botola, a Librino, in un garage di viale San Teodoro, dove qualcuno aveva nascosto un chilo di marijuana. Ma – ammesso che funzioni, e non sembra – non tutti possono investire nel mattone. 

No, c’è anche chi – meno attrezzato – scatena il sarcasmo dei mattinali. Come i due 16enni incensurati fermati l’undici agosto ad Aci Castello. Le virgolette ironiche dei militari non perdonano: oltre che sotto il sellino dello scooter, quei 110 grammi di erba erano «magistralmente occultati» dentro un flacone di bagnoschiuma. Qualcuno riesce perfino a infilare 250 chilogrammi di fumo dentro «confezioni di pasta Barilla», come scrivono i carabinieri il 27 agosto dopo aver arrestato tre uomini catanesi. Il trio non si occupava esclusivamente di cacio e pepe: droga a parte, aveva con sé «materiale esplodente per la costruzione artigianale di esplosivi, due fucili e una pistola ad aria compressa alterati». 

Una gemma di logistica proviene da piazza Cutelli, precisamente da via Sorrentino, dove a gennaio un 21enne viene posto ai domiciliari. Aveva trasformato una Apecar abbandonata in un piccolo magazzino per la marijuana sfusa, ancora da suddividere in stecche. Dentro la Lapa i carabinieri trovano mezzo chilo di erba. In via della Concordia, invece, un pregiudicato – nel maggio 2017 – utilizza il suo negozio di mobili per ammucciare coca, fumo e marijuana per un valore di mezzo milione di euro. Ma viene beccato dai carabinieri. Così come un 17enne di Palagonia. Ma qui la prosa dei carabinieri, che risale a giugno, è favolosa. «Con la scusa di andare a trovare ogni giorno la propria cagnetta, che da poco gli aveva regalato tanti bei cuccioli, aveva escogitato il modo perfetto o quasi per nascondere proprio in quella bella casetta la droga da spacciare in paese». Dalle parti della cagnetta stavano 100 grammi di hashish, 50 di erba e dieci di coca. 

Nell’ottobre 2016 – in piazza Caduti del mare, altrimenti detta tondicello della Plaia – un 19enne viene arrestato per spaccio di cocaina. Le dosi di polvere bianca, 19, sono occultate all’interno di un tubetto di Vivin C, svuotato delle compresse. Dal tondicello a via Capo Passero, dove a febbraio 2017 due uomini vengono fermati con 250 grammi di erba e 33 grammi di coca, con questi ultimi conservati in un astuccio di mentine Mentos. La menzione finale va a un grande classico: il guscio che contiene la sorpresa dell’ovetto Kinder, riapparso come contenitore di cocaina nel gennaio 2017, in via Stella Polare. Purtroppo per tre uomini, quella sera anche i carabinieri di San Cristoforo andavano in cerca di dolcetti


Dalla stessa categoria

I più letti

E ancora la Lapa abbandonata ma riempita di marijuana e la cocaina come «sorpresa» dell'ovetto Kinder. Il fiato sul collo delle forze dell'ordine spinge gli spacciatori a uno sforzo di creatività nella scelta dei nascondigli. A volte, con un risvolto comico

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]