Catania-Trapani, scontro diretto per la serie B Stasera al Massimino previsti 12mila spettatori

«Andiamo ad affrontare una squadra fortissima, con giocatori di categoria superiore davanti a un pubblico numeroso, in uno stadio importante. Sarà per noi – dice Vincenzo Italiano, mister del Trapani – un banco di prova difficilissimo. L’ho paragonata a una partita di Champions League e, per noi, sarà tale e quale. Domani (oggi per chi legge, ndr) dovremo sfoderare una prestazione d’attenzione e grande personalità, andando lì a giocarci le nostre tante carte, mettendo in difficoltà una delle squadre più forti del campionato. Chi andrà in campo sa già che dovrà andar forte e spingere al massimo». Sono chiare e inequivocabili le parole di Italiano, mister di un Trapani che, finora, rappresenta la più bella sorpresa del girone C di serie C.

I granata, finora, si sono resi protagonisti di un cammino perfetto, con cinque vittorie e un pareggio e, soprattutto, undici reti fatte e soltanto una subita. Un percorso che rasenta la perfezione, con l’unico inciampo costituito dallo 0-0 di Monopoli. Un rivale perfetto, dunque, per testare lo stato di crescita di un Catania che, dopo le vittorie contro Rende Vibonese, è reduce dal beffardo 1-1 di Caserta. La trasferta in terra campana sembrava saldamente nelle mani dei rossazzurri: l’errore di Marotta e il successivo pareggio di Floro Flores, a tempo scaduto, hanno fatto svanire il sogno di espugnare uno dei campi più difficili del girone. Sottil però, nonostante il rammarico, ha cercato di vedere il bicchiere mezzo pieno, sottolineando come il punto esterno sia importante: «Sono lucido e sereno – ha ribadito nel post partita a Caserta – il mio compito adesso è quello di preparare al meglio la gara col Trapani».

Le buone notizie, per l’allenatore rossazzurro, arrivano dall’infermeria. È stato convocato per la prima volta Christian Llama: un’alternativa di lusso sulla corsia di sinistra, quando sarà in piena forma. Assente invece il centrale difensivo Esposito, squalificato. Sottil, contro la Casertana, si è dimostrato maestro in pretattica: si dovrebbe però tornare al 4-2-3-1, modulo finora più utilizzato dal tecnico torinese. Tanti i possibili ballottaggi, dati gli impegni ravvicinati. Sulle fasce difensive, uno tra Calapai e Baraye potrebbe rifiatare (Ciancio e Scaglia sono in pre allerta), mentre Angiulli e soprattutto Bucolo scaldano i motori, nel caso in cui Sottil decida di far riposare Biagianti o Rizzo. Barisic dovrebbe tornare titolare, così come Manneh sulla corsia offensiva di sinistra: davanti a Lodi, classico ballottaggio tra Curiale e Marotta. Probabile vinca il primo, dato che il numero 9 ha giocato tutta la partita a Caserta.

Il Trapani, invece, dovrebbe presentarsi al Massimino col classico e rodatissimo 4-3-3: capitan Luca Pagliarulo, il bomber Felice Evacuo e il centrocampista Francesco Corapi rappresentano la continuità rispetto alla squadra che, lo scorso aprile, ha fatto definitivamente calare il sipario sui sogni di promozione diretta degli etnei. Quella partita, decisa dalle reti di Palumbo e Marras (inutile il rigore di Lodi nel finale) è una sintesi di ciò che non dovrà essere il Catania stasera. Sottil, d’altronde, parla sempre chiaro: servono subito ritmo e intensità, per incanalare la partita nei giusti binari. I 12mila e passa del vecchio stadio Cibali, come sempre, faranno il resto: uno scenario da Champions League, per una partita che dirà già molto su potenzialità e velleità dei rossazzurri.


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