Metro Cibali, a febbraio la stazione sarà pronta I ritardi tra infiltrazioni d’acqua e il caso Tecnis

Entro febbraio. La nuova previsione della Ferrovia Circumetnea per la stazione di Cibali prevede che ancora qualche mese passi. Un’inezia se si pensa che, per aprire una fermata di una tratta già in esercizio ci è voluto quasi il tempo di costruire una nuova tratta per intero. Così la metro del quartiere dello stadio dovrebbe essere completata due anni dopo che quelle dello stesso segmento (Borgo-Nesima) sono state attivate tra grandi inaugurazioni. «Stiamo risolvendo in queste settimane i problemi di impermeabilizzazione», dichiara a MeridioNews il direttore tecnico Salvatore Fiore.

Per comprendere di cosa si parli quando ci si riferisce all’impermeabilizzazione della stazione, bisogna tornare ad aprile 2017. Quando le immagini di una vera e propria cascata d’acqua all’interno della galleria della fermata Cibali, pubblicate in esclusiva da questa testata, fanno emergere un problema legato al sottosuolo della zona: ricco di falde acquifere e di torrenti sotterranei. Era necessario che nella fase di progettazione la permeabilità del terreno venisse tenuta nel giusto conto. In quei giorni si parlava di apertura entro l’estate 2017, ma le cose – evidentemente – sono andate ben più per le lunghe.

«Non ci sono stati problemi con il maltempo delle ultime settimane – continua Fiore – Quello che ha rallentato i lavori non è stata una questione tecnica, bensì una questione di risorse umane». Le difficoltà di Tecnis, adesso, sarebbero state risolte. «I lavori per la fermata Cibali – va avanti Fiore – dovrebbero finire entro il 2018». Poi, per circa un mese, verranno effettuate delle verifiche. Se si considera anche la pausa natalizia, la stazione dovrebbe essere pronta per l’appunto a febbraio. «Ma è la data di chiusura dei lavori – puntualizza il dirigente Fce – non quella di inaugurazione».

A Catania, invece, la Cmc ha in mano la realizzazione dei nuovi tratti di metropolitana: la Stesicoro-Aeroporto (consegna prevista entro la fine del 2020) e la Nesima-Monte Po (giugno 2019). In più nei giorni scorsi ha vinto l’appalto per il prolungamento da Monte Po a Misterbianco per altri 112 milioni di euro. Ma anche nel capoluogo etneo si registrano dei rallentamenti: se sulla Stesicoro-Palestro i lavori sono fermi a causa dei ritardi di Enel per fornire l’energia elettrica necessaria ad alimentare la talpa che deve scavare il tunnel, sulla Nesima-Monte Po, stando ai vertici di Fce, nell’ultimo mese si registrano rallentamenti per problemi di liquidità della Cmc. «Ma niente di grave, l’azienda sostiene di aver risolto i problemi finanziari – precisa Fiore – e si dovrebbe tornare alla normalità: la fine dei lavori è prevista per l’agosto 2019». 


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