Catania, con la Reggina snodo da non sbagliare Obiettivo tre punti, per tenere ritmo delle prime

Arriva un momento in cui non è più possibile sviare dalle proprie responsabilità e doveri. Il Catania, squadra costruita chiaramente con l’obiettivo di riagguantare quella B sfuggita in maniera drammatica nel 2015, è chiamato a ribadire con forza il proprio ruolo di favorita del Girone C di Serie C, già a partire da stasera. Il match contro una Reggina ai margini della zona playout non può essere fallito. Dopo una sola vittoria nelle ultime cinque partite giocate, la squadra etnea deve tornare ad accelerare, con l’obiettivo di non perdere contatto con le tre battistrada del campionato Juve Stabia, Rende e Trapani.

Un concetto ben chiaro nella mente di mister Andrea Sottil e dei calciatori rossazzurri, ribadito a chiare lettere in conferenza stampa dall’allenatore del Catania: «Torneremo a marciare forte – ha detto con estrema chiarezza il tecnico – per tornare ad essere protagonisti. Dobbiamo raccogliere 24 punti nelle ultime otto partite dell’anno». Parole che inchiodano tutto l’ambiente alla propria missione: fare un campionato di vertice, stazionando sempre nelle primissime posizioni per poi piazzare l’allungo nel momento decisivo del campionato. Ci sarà dunque un solo risultato a disposizione, contro una Reggina che arriva in Sicilia sulla scia dell’importantissimo successo ottenuto contro la Paganese: un 1-0 che ha permesso agli uomini guidati da Roberto Cevoli di salire al 15° posto in classifica a quota 11 punti, con ancora tre match da recuperare.

L’allenatore degli amaranto, nel pre partita, ha fatto presente come la sfida al Catania sia molto difficile, data la caratura dell’avversario e la presenza di calciatori come Marco Biagianti, Francesco Lodi e Giuseppe Rizzo. Una squadra costruita e pensata per la B: «Gara delicata, ma siamo comunque fiduciosi di poter dire la nostra». Cevoli schiererà i suoi con un 4-3-3 in cui il tridente d’attacco sarà probabilmente composto da calciatori agili e mobili come Tiziano Tulissi e Salvatore Sandomenico accanto alla torre Edoardo Tassi, vent’anni scuola Ascoli. In mezzo al campo spicca la presenza del catanese Roberto Marino, classe 1998, e di Urban Zibert che, proprio al Massimino, aveva punito il Catania con la maglia dell’Akragas.

Lontano dallo stadio Granillo la Reggina (che fra l’altro ha giocato tre gare casalinghe in campo neutro, ndr) ha ottenuto solo un punto in tre partite, subendo sette reti e mettendone a segno sei. Il Catania dovrà dunque profittare delle difficoltà evidenziate dai calabresi, partendo da quelle che sono le certezze a livello tattico. Verrà dunque riproposto il 4-2-3-1, col classico ballottaggio tra Joel Baraye e Luigi Scaglia in difesa a sinistra e la riproposizione di Khalifa Manneh dal primo minuto come esterno mancino d’attacco, accanto a Lodi, Maks Barisic e l’intoccabile Alessandro Marotta. La sensazione, chiara, è che i bonus a disposizione dei rossazzurri siano ormai finiti. Occorre innestare la quinta e spingere l’acceleratore al massimo, per concludere in maniera dolce un 2018 assai travagliato.

Probabili formazioni:

Catania (4-2-3-1): Pisseri; Ciancio, Aya, Silvestri, Baraye (Scaglia); G. Rizzo, Biagianti; Barisic, Lodi, Manneh; Marotta. Allenatore: Sottil

Reggina (4-3-3): Confente; Kirwan, Conson, Solini, Mastrippolito; Marino, Franchini, Zibert; Ungaro, Tassi, Sandomenico. Allenatore: Cevoli


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